Apre a metà maggio in via Nicotera (angolo via Macello)
da Agorà
Vico Equense - Si chiama Aequa Solidale ed è un’associazione che raccoglie i parroci del territorio, ma anche i tanti laici che vogliono svolgere un’esperienza di volontariato. Per capire meglio il programma e gli obiettivi abbiamo intervistato don Ciro Esposito, parroco della chiesa patronale di San Ciro. Perché nasce Aequa Solidale? Per dare un respiro più ampio alla Caritas cittadina, estendendo in modo più marcato l’orizzonte operativo all’ intero territorio, fatto di tante borgate e realtà differenti. L’obiettivo è quello di coinvolgere in un progetto di solidarietà coloro che hanno bisogno, insieme a tutti i parroci, ed agli uomini ed alle donne di buona volontà che vogliono donare parte del proprio tempo per gli altri. Povertà e situazioni di disagio sul territorio. Ci può dare qualche numero? La Caritas ha sempre aiutato tra le 120 e le 130 famiglie residenti sul territorio cittadino con il pacco mensile ed un aiuto nel pagamento di bollette e quanto necessario anche per il fitto. L’emergenza sanitaria, da cui è scaturita la crisi economica, ha portato a circa duecento le famiglie che hanno avuto bisogno del nostro sostegno. Avvertite gli effetti della ripresa economica? In buona parte si. Delle 80 famiglie che si erano aggiunte ai beneficiari storici dell'aiuto Caritas, più della metà non hanno bisogno di proseguito nel programma di sostegno, grazie alla ripresa di attività lavorative che erano state interrotte. Un segnale positivo, anche come espressione di una dignità e volontà non assistenziale, che è emerso da parte di coloro che, ritrovato il lavoro, hanno comunicato di non avere più bisogno di pacchi e sostegni. La prima cosa che avete fatto come associazione, qual è stata? L’associazione è nata a febbraio, proprio in concomitanza con la guerra in Ucraina. Abbiamo seguito l'accoglienza presso i locali messi a disposizione della Diocesi di Vico a due famiglie, formate da 13 persone, hanno spazi adeguati in cui possono vivere in autonomia. Questa permanenza è stata resa possibile dalla generosità di tanti che hanno donato tempo, lavoro per il restyling degli spazi ed anche arredi e quanto necessario per dotare un'abitazione dei principali confort.
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