Vico Equense.- I sindacati tornano in piazza per la festa del lavoro dopo due anni di assenza per cause di forza maggiore. Due anni in cui molte cose sono cambiate e purtroppo in peggio: la pandemia prima e la guerra in Ucraina dopo hanno aperto una crisi profonda nel sistema economico e occupazionale. Il lavoro è diventato sempre più fragile. Impieghi sottopagati, precari, poco qualificati e si fa fatica sempre di più ad arrivare a fine mese. “Precarietà, infortuni e morti sul lavoro (una guerra silenziosa), disoccupazione giovanile specialmente al Sud, disparità di genere, emigrazione dal mezzogiorno sono i tarli che stanno minando da sempre la crescita e lo sviluppo del nostro Paese” il commento del circolo PD di Vico Equense. L’ultimo rapporto Eurostat relativo al 2021 conferma il considerevole ritardo dell’Italia (penultima dopo la Grecia) in termini di occupazione complessiva (58,2%) e soprattutto femminile (49,4%) con un divario di 14 punti rispetto alla medio europea. Gli inattivi sono il 34% della popolazione e un giovane su quattro al di sotto dei 25 anni è disoccupato. “Finanziarizzazione, globalizzazione, delocalizzazione della produzione laddove il costo del lavoro è più basso, impoverimento del tessuto produttivo, mancanza di politiche industriali sono alcune fra le cause di una precarietà che non si risolve mai” aggiunge il Pd di Vico Equense. "Ma il lavoro riguarda anche quello degli artigiani, dei piccoli commercianti, dei giovani professionisti e dei piccolissimi imprenditori che sono un patrimonio comune costruito sul lavoro e sui sacrifici di una vita troppo spesso ignorati e dimenticati” concludono i Dem.
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