martedì 3 maggio 2022

Buone notizie da Vico Equense. Viaggio nel Museo Mineralogico Campano

Umberto Celentano e John Forbes Nash
"Orgogliosi che il principale quotidiano nazionale abbia, nell'ambito delle sue Buone Notizie, evidenziato la nostra mission culturale"

Vico Equense - Buone notizie, il settimanale del Corriere della Sera, fa un viaggio nel Museo Mineralogico Campano di Vico Equense che ricostruisce la formazione della terra avvenuta 4,7 miliardi di anni fa e incanta sia i Premi Nobel che i bambini. Paul Nurse, May Britt Moser, Peter Ratcliff, John Forbes Nash ovvero colui che ha ispirato il film «A Beautiful Mind» sono soltanto alcune delle menti più brillanti che hanno visitato e sono rimasti affascinati dalle forme di vita che sono raccolte nel Museo. Tra le tante manifestazioni di apprezzamento ricordiamo quelle dell’astronauta Umberto Guidoni: «Dopo aver visto la terra dallo spazio è stata una bella esperienza vederla dal di dentro attraverso la grande varietà di minerali del Museo di Vico Equense». Non nasconde la sua soddisfazione per la sottolineatura sul principale quotidiano nazionale, Umberto Celentano, direttore del Museo scientifico, considerato uno dei più importanti della Regione Campania per il numero, la varietà e la rarità dei campioni esposti. La struttura culturale è stata inaugurata il 22 ottobre del 1992, e a partire dal 1997 si è dotato di una sezione paleontologica, articolata in 5 vetrine, dove sono esposti fossili appartenenti alle più importanti ere geologiche.

  Qui sono ben rappresentate: accanto al mesosauro ovvero il testimone più accreditato della teoria della deriva dei continenti, infatti, sono raccolti 250 esemplari di fossili, 150 tipologie di conchiglie, strumenti usati dall'uomo nel Paleolitico e nel Neolitico che i nostri antenati hanno utilizzato per cacciare, sopravvivere. A incantare sono i tremilacinquecento minerali provenienti da tutto il mondo che sono esposti in ventiquattro teche: per gli alunni delle scuole elementari, nulla merita più affetto di Ciro, il diorama del cucciolo di dinosauro di Pietraroja. I più grandi possono invece godere anche della collezione delle gemme - più di cinquecento - che vanno dalle ametiste alla malachite, dagli occhi di tigre all' onice, dal quarzo avventurina all'agata. Dall’aprile 2011 il Museo è stato riallestito nello storico ex convento della Santissima Trinità e Paradiso (XVII secolo) dove è esposta la collezione mineralogica raccolta in oltre 50 anni di appassionata ricerca dall’ingegner Pasquale Discepolo.

Nessun commento: