di Massimiliano D'Esposito da Il Mattino
Penisola sorrentina - Le temperature si alzano e aumenta il rischio incendi. Nel corso degli anni la penisola sorrentina ha pagato uno scotto altissimo ai roghi estivi, subendo la devastazione di aree verdi di altissimo pregio come il monte Faito e la pineta de Le Tore. Come accaduto nel 2017 quando un piromane appiccò volontariamente le fiamme all'area boschiva montuosa di Vico Equense. Ma anche la superficialità e l'incuria possono svolgere un ruolo determinante. Lanciare una cicca accesa nella vegetazione secca o accendere fuochi per bruciare sterpaglie sono comportamenti pericolosi. E quando il senso di responsabilità scarseggia arrivano le restrizioni previste dalle amministrazioni ad imporre il rispetto dell'ambiente.
GLI OBBLIGHI
In Costiera il primo a muoversi è stato il sindaco di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, che ha già emanato un'ordinanza che prevede tutta una serie di divieti fino al prossimo 20 settembre. In primis quello di bruciare «vegetali e sterpaglie, loro residui o altri materiali connessi all'esercizio dell'attività agricola nei terreni, anche se incolti, negli orti, giardini, parchi pubblici e privati».
Inoltre, in tutte le aree del territorio comunale a rischio di incendio boschivo, «è vietato accendere fuochi di ogni genere, far brillare mine o usare esplosivi, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli o inceneritori che provocano faville o brace, tenere in esercizio fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate, fumare, gettare fiammiferi, sigari o sigarette accese». Stop anche al transito e alla sosta off road in zone boschive e divieto di abbandonare rifiuti nelle aree verdi e in discariche abusive. Per tutta l'estate vietata «l'attività pirotecnica, accendere fuochi d'artificio, razzi o mongolfiere di carta dotate di fiamme libere (le cosiddette lanterne cinesi), nonché altri articoli pirotecnici», con possibilità di chiedere deroghe. Fin qui i divieti, poi ci sono gli obblighi per i proprietari dei terreni di tenerli puliti e liberi da rifiuti «evitando il vegetare di rovi ed erbe infestanti, provvedendo all'esecuzione dello sfalcio dell'erba e sterpaglie, anche al fine di ridurre la proliferazione di insetti, topi, ratti e bisce». I titolari, i gestori e i conduttori di campeggi, villaggi turistici, centri residenziali, alberghi e strutture ricettive devono adottare idonei sistemi antincendio. I possessori di serbatoi di gpl e gasolio devono mantenere sgombra e priva di vegetazione l'area circostante per un raggio di almeno sei metri. Infine «ai proprietari o possessori delle aree boschive è fatto obbligo di provvedere al decespugliamento laterale, in modo da creare una fascia di rispetto, priva di vegetazione». Nel caso si avvisti un incendio bisogna informare le autorità attraverso il numero 1515. Nei prossimi giorni è prevista l'emanazione di provvedimenti analoghi da parte di altri sindaci della penisola sorrentina.
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