sabato 13 luglio 2024

Vico Equense. Il Banco vince. Il Banco perde

Vico Equense - Il Banco di Santa Croce, ottava meraviglia del mondo marino per la straordinaria biodiversità, invoca da anni più protezione. I sub inesperti minacciano le pareti della foresta incantata di gorgonie gialle e rosse di spugne a candelabro e di margherite e c’è assoluto bisogno di contingentare le escursioni. Per limitare i danni, il Comune di Vico Equense, che ha giurisdizione sul Banco, nel 2017 ha approntato in consiglio comunale un regolamento, che tra le altre cose disciplina il numero di immersioni. Oggi, con un’ordinanza, si interviene su quel regolamento, e nella sostanza si aumentano le immersioni previste. La motivazione si fonda su uno studio dell’Università Federico II. In sintesi, per scoraggiare episodi di pesca illegale, che vengono segnalati nell’area e che costituiscono elemento di grave pregiudizio all’ecosistema del Banco e di pericolo ambientale, si dispone fino a fine anno una modifica temporanea del numero di visite guidate subacquee autorizzabili fissandolo per un massimo di 6 giorni a settimana, per 6 turni al giorno, di non più di 12 subacquei per turno comprese le guide. Questo, secondo l’Ateneo costituisce un deterrente alla pesca illegale, che frequentemente viene segnalata in tale area. Già, perché nonostante sia proibito, bracconieri e pescatori vengono a pescare. Di qui l’esigenza di prendersi cura del Banco, che fu scoperto mezzo secolo fa dai subacquei, in particolare da una coppia di fotografi sorrentini.

 

È segnalato da una boa a circa 700 metri dalla costa a poca distanza dal Bikini, e da trent’anni è «zona di tutela biologica», ma per basse rivalità politiche non fa parte dell'area protetta di Punta Campanella pur essendo immerso nella riserva marina. La specie dominante è il gattuccio, un piccolo squalo vorace ma non pericoloso, ma si incontrano cernie, scorfani rossi, murene, gronchi e, spesso, anche aragoste. Un patrimonio da rispettare e da proteggere. Così, con questa ordinanza, più o meno 430 subacquei a settimana andrebbero a guardare, fotografare, scoprire questa fantastica secca popolata da una gran varietà di specie animali e vegetali, che con i loro colori variegati rende questo fantastico mondo subacqueo, tra i più belli del Mar Mediterraneo. Non sono un esperto in materia, ma ho qualche dubbio che questa ordinanza possa effettivamente tutelare il Banco di Santa Croce. Verosimilmente c’è domanda, e arriva l’offerta. I diving sono aumentati in proporzione impressionante e ogni anno il numero dei tuffi (unità di misura delle immersioni: un tuffo, una immersione) è cresciuto. Visto che siamo un comune molto videosorvegliato, non sarebbe stato meglio mettere un paio di occhi elettronici in più contro la pesca illegale? Piuttosto che fare immergere 860 occhi di sommozzatori (430 per due) a settimana?

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