lunedì 6 ottobre 2025

Sorrento. Il Commissario straordinario bacchetta gli uffici comunali

“Gravi criticità e disservizi, serve un cambio di passo” 

di Antonino Siniscalchi

Sorrento - Toni duri e richiami severi nella direttiva firmata dal Commissario straordinario, prefetto Rosalba Scialla, indirizzata a tutti i dirigenti e responsabili di settore del Comune di Sorrento. Il documento, diffuso nei giorni scorsi, denuncia apertamente “gravi e persistenti criticità negli uffici comunali”, con ritardi, omissioni e rinvii nei procedimenti amministrativi, tali da provocare “lamentele da parte dell’utenza per gravi disservizi”. La Commissaria Straordinaria Rosalba Scialla, insediatasi alla guida dell’Ente dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, non usa mezzi termini: invita i dirigenti a “una maggiore attenzione nel rispetto delle scadenze e dei termini”, richiamando tutti al principio di corretta gestione amministrativa sancito dall’articolo 1 della legge 241/1990. La direttiva si configura come un vero e proprio atto d’indirizzo generale volto a ristabilire disciplina, responsabilità e coerenza nell’azione dell’apparato burocratico. Il Commissario chiede di evitare iniziative individuali ed estemporanee, adottate “senza informare questo Organo”, e definisce “imprudenti e inadeguate” le scelte compiute senza coordinamento con la gestione commissariale. Nel documento si legge inoltre la richiesta di “procedere con avveduta cautela e cura” in tutte le materie d’interesse pubblico, evitando lentezze, violazioni di obblighi e “spese non autorizzate”. Particolare attenzione è rivolta alla qualità degli atti amministrativi: Rosalba Scialla segnala che alcune determine, in particolare provenienti dagli uffici tecnici, risultano “redatte in modo superficiale, contraddittorio, con riferimenti normativi confusi ed errati, non coerenti con il D.Lgs. 36/2023 e con le linee guida ANAC”.

 

Tali difformità, scrive il Commissario, “determinano un vizio che può rendere l’atto annullabile e invalido”. Un passaggio esplicito riguarda il Dipartimento VI, dove si riscontra “una anomala concentrazione di competenze, con un unico dirigente che assolve a vari ruoli pur non avendone le competenze tecniche e con un carico di lavoro eccessivo”. La Commissaria Scialla lamenta inoltre che molte criticità vengano a conoscenza dell’Amministrazione “attraverso la stampa locale o segnalazioni esterne”, una circostanza definita “gravissima, soprattutto dopo le note vicende giudiziarie che hanno colpito il Comune”. Tra le anomalie più gravi segnalate, il Commissario riferisce di essere venuta “casualmente a conoscenza” di un procedimento amministrativo elaborato all’esterno del Comune, in uno studio privato riconducibile a un dipendente comunale: un fatto che definisce “inaccettabile” e che getta ombre pesanti sull’etica e sulla trasparenza dell’ente. Il tono della direttiva è quello di un aut aut. “Qualsiasi atto, effetto di scelte individuali, non coerente con gli indirizzi di questa Amministrazione e non conforme alla legge, è da considerarsi invalido e sarà imputato alla esclusiva responsabilità personale del dipendente.” Il Commissario individua inoltre le cause profonde della crisi amministrativa: “un’organizzazione che paralizza e penalizza gran parte delle attività, indebolendo l’Ente e determinando uno sbilanciamento della macchina comunale”. Da ciò derivano, sottolinea la prefetta, “gravi carenze nella realizzazione delle opere pubbliche, omissioni, ritardi nell’erogazione dei servizi, inadeguatezza delle risposte ai bisogni collettivi”. Nel mirino anche la gestione del personale: “Il conferimento di incarichi non orientato alla competenza, alla professionalità e all’innovazione” avrebbe generato, secondo la Scialla, “un circolo vizioso di inefficienza e arretratezza”, aggravato da una scarsa propensione all’uso delle nuove tecnologie e da una “disaffezione al lavoro da parte dei dipendenti, costantemente sotto pressione”. Infine, il Commissario richiama la Segretaria generale ai suoi doveri ex art. 147-bis del TUEL, chiedendo una “più fattiva assistenza giuridico-amministrativa” e la revisione dell’attuale struttura organizzativa, ritenuta inefficace e fonte di disordine. Il modello in vigore – scrive la Scialla – “ostacola l’efficacia dell’azione amministrativa, genera confusione, limita la capacità di innovazione e determina un cattivo utilizzo delle risorse umane”. Il documento, che fa seguito ad altre note di richiamo e indirizzo, rappresenta il più netto intervento del Commissario da quando ha assunto la guida del Comune. Un atto che fotografa senza filtri le disfunzioni croniche dell’apparato amministrativo sorrentino, ma che al tempo stesso traccia una linea di rigore e responsabilità da cui ripartire per restituire credibilità all’Ente.

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