Vico Equense - Questa mattina, nuovo sit-in davanti all’ospedale De Luca e Rossano. L’appello è chiaro: reagiamo all’ennesimo attacco ai diritti basilari dei cittadini. Vogliamo il pronto soccorso.
“Oggi eravamo in tanti, molti più delle settimane precedenti, e questo è un segnale importante: la gente sta capendo che questa battaglia riguarda tutti. Spero che domenica prossima saremo ancora di più, perché il diritto alla salute non è un privilegio, né un favore” spiega Rosario Lotito, presidente comitato Tutela Salute Pubblica penisola Sorrentina. Nonostante il riconoscimento ufficiale come “zona disagiata” da parte delle istituzioni locali e regionali, il diritto all’assistenza sanitaria di base continua a essere negato ai residenti di Vico Equense. Un diritto stabilito dalla Costituzione che, nella pratica, è diventato una specie di privilegio. E a pagarne il prezzo più alto sono le fasce deboli: anziani, persone con disabilità, chi non ha una rete familiare o non possiede risorse economiche. Per loro anche una visita medica è ardua. “È un diritto costituzionale, sancito dalla nostra Costituzione, e va difeso con forza – aggiunge Lotito -. La tutela della salute viene prima di ogni altra cosa, perché la salute non è un’opzione, è un diritto. E noi saremo sempre lì, davanti all’ospedale, a lottare perché questo diritto venga finalmente rispettato.” La prima linea della nostra risposta sanitaria è chiusa dal 21 ottobre di cinque anni fa, per decisione dell’Asl Napoli 3 Sud. Chi sta male oppure ha un incidente non può accedere al pronto soccorso dell’ospedale De Luca e Rossano e viene dirottato da altre parti, molto spesso negli ospedali che sono stati depotenziati negli anni da una politica capace solo di fare tagli alla sanità. Gli appelli e i solleciti da parte della cittadinanza sono sempre rimasti inascoltati e ad oggi non appare imminente la riattivazione del pronto soccorso. Per ora, dunque, continua a essere off limits.
“È inaccettabile che una città come Vico Equense, una delle città più estese della città metropolitana, non abbia un pronto soccorso attivo.
La salute riguarda tutti noi, non solo chi manifesta.
Vi aspetto domenica prossima, ancora più numerosi, per far sentire ancora più forte la nostra voce” conclude Rosario Lotito
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