giovedì 11 settembre 2008

Il Pd si spacca: mezzo partito contro Nicolais

Divisi su tutto: anche sul tesseramento. Non c'è pace nel Partito Democratico campano. Ieri, contro i metodi di tesseramento del segretario provinciale Luigi Nicolais, è arrivata una pesante bocciatura dall'anima del partito che fa capo all'assessore regionale Andrea Cozzolino che ha riunito dirigenti e tesserati a Santa Maria La Nova. Angelo Montemarano, Franco Casillo, Giuseppe Ossorio, Peppe Russo, Michele Caiazzo, Felice Iossa, Enrico Cardillo, Nino Bocchetti, Angela Cortese, Giovanna Martano, Guglielmo Allodi, Diego Belliazzi, Enzo Amendola, Enrico Cardillo, Vito Lupo, Franco Verde e Antonio Borriello. Tutti hanno richiamato la dirigenza provinciale ad assicurare «uno spazio unitario e plurale di confronto» nel partito napoletano. Duro l'affondo di Andrea Cozzolino: «Non vogliamo un partito di tessere, ma un partito fatto di donne e di uomini, fondato sulle idee. Il radicamento del nuovo soggetto politico passa necessariamente attraverso lo sviluppo e l'articolazione della sua dialettica interna », ha detto in apertura. «Oggi — ha aggiunto — io vedo quattro grandi temi al centro agenda politica: la lotta all'impoverimento delle famiglie, le questioni della scuola- formazione-lavoro, il federalismo fiscale e le riforme. Dobbiamo sintonizzarci con le ansie e le aspettative dei cittadini, interpretandone i bisogni quotidiani a partire dal problema del caro prezzi, un'emergenza per tante famiglie che non arrivano più alla fine del mese e su cui occorrono interventi strutturati, non iniziative spot. Dobbiamo essere il partito del lavoro e dei nuovi lavori, con una chiara e definita base popolare». «Le vicende di Atitech e la riforma scolastica saranno due banchi di prova su cui verificare il livello della nostra iniziativa politica». «È paradossale che Maroni e la Lega Nord sollevino il tema della città metropolitane che sarebbe la vera rivoluzione istituzionale per Napoli e il suo territorio, e il Pd provinciale parli di tessere, primarie e triple e quadruple liste per le provinciali», ha commentato Enzo Amendola. E il consigliere regionale Felice Iossa ha incalzato: «Bisogna lavorare per l'unità dei riformisti e per costruire il progetto del Pd. Avrei preferito un tesseramento non fatto sulla chiamata di amicizia personale, ma una grande mobilitazione intorno a un'idea di società e intorno a un progetto che è in grado di rilanciare Napoli e la sua area metropolitana». E Nicolais come reagisce? Ha annunciato una conferenza- stampa per oggi per dimostrare la trasparenza dell'operazione tessere. Insomma, lo scontro fratricida nel Pd campano continua. (Corriere del Mezzogiorno)