giovedì 18 settembre 2008
Via al piano territoriale
Regione Campania - Il consiglio regionale ha approvato il Piano territoriale regionale. Una riforma attesa da anni, destinata a scrivere le regole di pianificazione urbanistica del territorio e con la quale la Regione punta ad assicurare uno sviluppo armonico, anche sociale ed economico, della Campania. La legge, del resto, era stata più volte sollecitata dagli imprenditori perchè snellisce le procedure e detta tempi certi. Il piano è stato approvato con 35 voti; cinque contrari e uno astenuto. L’opposizione si è spaccata: Forza Italia, Nuovo Psi-Mpa e Udc hanno votato a favore, contro An. Per attuare il Piano la legge istituisce la Conferenza permanente di pianificazione, presieduta dall’assessore regionale all’Urbanistica, dal presidente della commissione e dai presidenti di Provincia. La caratteristica del Ptr è che definisce e mette a sistema, attraverso il documento di piano, gli interventi strategici integrati e da integrare per la riqualificazione, la tutela e la valorizzazione ambientale in termini di sviluppo. «È uno strumento importante sia per contrastare e prevenire le aggressioni speculative al nostro paesaggio, sia per velocizzare e programmare meglio gli investimenti per lo sviluppo. Sul piano politico, segna un passaggio positivo per la maggioranza, che ha lavorato in modo coeso, e per i rapporti tra maggioranza e opposizione», ha commentato Bassolino. «Il piano - ha aggiunto l’assessore Gabriella Cundari - consentirà di procedere alla correzione di alcuni squilibri ma anche e di tutelare il nostro territorio». Soddisfatto il presidente della commissione Urbanistica Pasquale Sommese. «Il Ptr - ha detto – snellisce le procedure, sblocca i fondi europei e mette Comuni e Province in condizioni di pianificare lo sviluppo dei territori». Per il presidente del consiglio regionale Sandra Lonardo «una delle idee-forza del Ptr è la valorizzazione e il ripopolamento delle aree interne». Tonino Scala (Sd) sottolinea che il «piano conferma la tutela delle costiere Amalfitana e Sorrentina». Ma Franco D’Ercole non è d’accordo e spiega il voto contrario di An. «Più che di un piano, si tratta di una serie di norme procedurali. È un pacco vuoto - ha detto - confezionato da belle commesse». Forza Italia però difende il suo sì. «Il testo - ha spiegato il capogruppo Paolo Romano - è stato migliorato grazie ai nostri emendamenti». Mentre i Salvatore Ronghi (Mpa) attacca i suoi ex colleghi di An. «Mi spiace - ha detto - che qualche forza politica che non ha partecipato ai lavori e che è venuta soltanto in aula per votare, poi alla fine ha votato contro».
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