domenica 19 ottobre 2008
Ennesimo suicidio dal ponte di Seiano
Vico Equense - Probabilmente un suicidio. Un'altra tragedia. Poche ore fà una persona, non si conoscono ancora l’identità ed i motivi del gesto, si è buttata dal Ponte di Seiano. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto. A luglio due suicidi, due uomini residenti a Sant'Agnello e Sant'Antonio Abate che hanno drammaticamente scelto di porre fine alla loro esistenza. Al centro di queste tragedie c’è il ponte di Seiano, ottocentesca struttura edificata tra il 1834 e il 1835, in contemporanea alla costruzione della statale sorrentina. Contro questa escalation pericolosa che rischia di fare proseliti, ad agosto, è sceso in campo il Comune di Vico Equense. Con una lettera firmata sia dal sindaco Gennaro Cinque, sia da Antonio Parlato, assessore ai trasporti, si è chiesto alla direzione compartimentale dell'Anas un «intervento urgente ed indifferibile alle strutture protettive del ponte volte a impedire lo scavalcamento delle ringhiere». Nella comunicazione si evidenzia come «i nefasti accadimenti si stanno reiterando nel tempo» con negative ripercussioni sull'immagine della città di Vico Equense e di Seiano. Negli ultimi anni sono state almeno dieci le persone che hanno scelto quel ponte per porre fine alla loro esistenza. Una scelta dettata anche dalla considerazione che nonostante i soccorsi siano sempre scattati con repentinità (l'ospedale di Vico attraverso via Cavottole dista trecento metri dal vallone del rivo d'Arco) non abbiano mai portato alla salvezza o al ricovero ancora in vita. In passato anche il vicino e più alto ponte della Circumvesuviana è diventato meta del macabro rituale del suicidio. La richiesta di intervento di messa in sicurezza determinò l'installazione di reti dissuasive che hanno avuto l’effetto sperato. Niente però è stato fatto per il ponte sulla sorrentina.
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