«Tra me e De Mita non ci sono più ragioni per essere alternativi. Anzi, Udeur e Udc in Campania valgono oltre il dieci per cento e, dunque, siamo decisivi per la vittoria alla Regione, nelle Province, in tanti Comuni». Clemente Mastella torna in campo e all´hotel Excelsior, circondato da tanti amici di partito, torna alla carica. Onorevole Mastella, l´Udeur torna a scaldare i muscoli in vista delle elezioni del 2009? «Scaldare i muscoli? Noi stiamo con il sangue agli occhi. Non vediamo l´ora che si voti, che si torni a votare. E vedrete, come è successo alla Provincia di Benevento, come saremo determinanti. Presenteremo liste dovunque, saremo in corsa dappertutto». Con il centrosinistra? «Noi siamo fedeli all´alleanza in Campania anche se non abbiamo assessori in Regione e al Comune di Napoli». Andrete dunque alleati con il centrosinistra? «Noi stiamo con il sangue agli occhi e sappiamo di essere determinanti per far vincere dovunque il centrosinistra, ma nessuno può pensare di relegarci nell´anticamera». Sarete alleati del centrosinistra assieme a De Mita? «Con De Mita non ci sono più ragioni alternative. Il vero nodo è il Partito democratico che deve fare chiarezza al suo interno. Una guerra tra bande». Si riferisce al caso Riccardo Villari alla presidenza della commissione di vigilanza Rai? «No. Qui in Campania non si sa con chi parlare. Il segretario regionale Tino Iannuzzi fu scelto da De Mita e, dunque, oggi cosa rappresenta nel Pd? Ma lo stesso problema vale anche per il segretario provinciale Luigi Nicolais». Che era con lei al governo. «Ma io con lui non parlo più». Perché «Neppure una telefonata dopo le mie dimissioni da ministro». A proposito di dimissioni, come giudica il caso Villari? «Rispetto la decisione che Riccardo ha preso e respingo l´idea che ci sia qualcuno dietro a consigliare o cospirare. Nella mia vita mi sono dimesso due volte da importanti incarichi, da vicepresidente della Camera e da ministro della Giustizia, ma sono sconcertato dal fatto che si dica che Villari non si dimette perché democristiano. È inaccettabile». (o. l. da la Repubblica Napoli)
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1 commento:
Bhe, se tu e De Mita siete diventati deterinanti per vincere allora io certamente voglio perdere.
Farei qualunque cosa per differenziarmi da voi due.
Cià Clemè
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