Vico Equense - Chiedono chiarezza per il proprio futuro lavorativo i settanta lavoratori, tra funzionari, tecnici, impiegati e operai idraulico-forestali, che prestano servizio nella Comunità montana della penisola sorrentina e dei monti Lattari che a fine anno cesserà la propria attività per confluire nel nuovo organismo di cui faranno parte anche quattro comuni della Comunità montana della costiera amalfitana. I lavoratori dell’ente pubblico, che ha sede ad Agerola e altri due uffici a Vico Equense e Massa Lubrense, hanno tenuto nella sede di Agerola una affollata assemblea che ha sancito lo stato di mobilitazione con il coinvolgimento di autorità locali e regionali per avere certezze sul proprio futuro lavorativo, al momento pieno di inquietanti interrogativi. La Regione ha recentemente approvato la nascita della Comunità montana dei monti Lattari di cui faranno parte solo otto comuni, invece dei 26 che costituivano il territorio dei due enti montani della penisola sorrentina e amalfitana con sede a Agerola e Tramonti. Quella della penisola sorrentina, sorta nel 1976, da tre anni è costituita dai sei comuni della costiera e da altri cinque dei Monti Lattari. Ora, con la contestata riforma del nuovo organismo, degli originali 11 comuni ne faranno parte solo quelli di Agerola, Casola di Napoli, Lettere e Pimonte, mentre non è chiaro dove sarà ubicata la nuova sede, quale sarà l’organico e su quali fondi potrà contare il nuovo ente. «La nuova norma regionale è inapplicabile e va modificata. I timori dei lavoratori sono comprensibili - dice Giuseppe De Stefano, segretario generale dell’ente - anche perchè, con la fuoriuscita di vari comuni tra cui Sorrento, Vico e Gragnano, il nuovo ente avrà nel 2009 pochissimi fondi dai piccoli enti locali rimasti, mentre quelli statali sono stati già tagliati del sessanta per cento». Il 18 dicembre i lavoratori terranno un’altra assemblea. (Umberto Celentano il Mattino)Vico Equense con il tabù trasferta
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