mercoledì 6 maggio 2009

Centrodestra, accordo su Milo

Gragnano - Adesso è ufficiale: sarà Antonio Milo, originario di Agerola e deputato a Montecitorio in quota Mpa, il candidato sindaco del centrodestra alle Comunali di giugno. Pdl e Mpa hanno dunque raggiunto l’intesa al termine di un vertice politico svoltosi ieri pomeriggio alla presenza di vari esponenti provinciali dei due partiti. La candidatura di Milo sarà sostenuta anche dalle liste civiche «Gragnano 2000», «Sviluppo e democrazia» e «Gruppo Democratico Cristiano», mentre non sono escluse altre alleanze che porterebbero a ricompattare in toto le fila del centrodestra. Già ieri sera infatti hanno ritirato la propria candidatura Michele Mascolo (designato la scorsa settimana da tre civiche di centrodestra) e Annarita Patriarca (Gragnano giovani), i quali hanno annunciato il loro sostegno al candidato in pectore di Pdl e Mpa. Al momento resta in corsa Franco Zagaroli, sostenuto da tre liste civiche. Nella giornata di oggi tuttavia continueranno le trattative tra le parti per convincere l’ex presidente della Provincia democristiano a tornare sui propri passi e sostenere a sua volta Milo. Scendono così a cinque gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino, quando mancano ormai pochi giorni al termine ultimo per la presentazione delle liste fissato per sabato mattina alle 12. Oltre a Milo e Zagaroli, restano in lizza Carmine D’Antuono (Udc, Socialisti per Gragnano, Gragnano dei Valori, Primavera Gragnanese e Gragnano nel cuore), Michele Inserra (Pd, Sinistra e Libertà, Gragnano che vive) e Alfonso Irollo (Gragnano democratica). Nelle prossime ore intanto il centrodestra terrà una conferenza stampa per illustrare i vari passaggi che hanno portato alla candidatura dell’onorevole Antonio Milo. Mentre dal Pd non vengono risparmiate polemiche alla vigilia di una campagna elettorale che già si preannuncia infuocata. «La candidatura a sindaco di Milo per la coalizione Pdl – Mpa è una sconfitta per il centrodestra gragnanese – afferma Elio Coppola, candidato alla Provincia per il partito di Franceschini -, che evidentemente non è riuscito a trovare una sintesi su un esponente locale. Nulla da dire sulla persona, né tantomeno sul deputato e sul suo ruolo politico – istituzionale, ma la politica gragnanese dello schieramento avversario al nostro non esce sicuramente bene da questa vicenda». (Francesco Fusco il Mattino)

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