sabato 13 giugno 2009
C'era una volta l'ombrellone...
C´era una volta l´ombrellone, nelle piazze del nostro sud che faceva ombra discreta nelle assolate giornate estive ai nostri caffè e alle nostre chiacchiere da caffè. Erano discreti gli ombrelloni, perché quando il gestore di un bar aveva la concessione, si limitava ai tavolini che non dovevano superare un certo numero e soprattutto doveva lasciare libero il passaggio ricordando che il comune - nel dargli quella concessione- gli permetteva il permesso temporaneo e limitato di una spazio pubblico. Ma cosa sta succedendo da un po´ di tempo a questa parte nelle nostre piazze? Sta succedendo che incredibili tensostrutture hanno preso il posto dei piccoli ombrelloni, che insieme a siepi di piante disposte in grandi vasi finiscono col generare spazi chiusi, che oltre a limitare la libertà di passaggio dei pedoni finiscono per diventare strutture che determinano un rilevante impatto ambientale, come nel caso che vedete nella foto. La bella facciata della chiesa barocca del Carmine nella piazza Tasso di Sorrento soffocata ed in parte nascosta da una tensostruttura alla faccia dei vincoli paesaggistici ed urbanistici. Quello che succede a Sorrento dovrebbe per lo meno suscitare una protesta da parte della Soprintendenza per esempio e delle competenti autorità comunali, che invece tacciono. Stessa cosa a Vico Equense nella piazza Umberto I: qui tutti e quattro gli angoli della piazza sono diventati aree esterne di altrettanti bar con altrettanto tensostrutture, qualcuna addirittura sembra essere diventata permanente, la sera si fa musica a tutto volume fino all´una di notte, ma qualcuno, per aver ostruito i passaggi, per aver montato quelle strutture, per trasmettere musica, che tipo di concessione ha richiesto ed ottenuto?. Anche qui il cittadino è costretto ad una gimkana tra tavoli, grossi vasi e sedie e tavolini. Anche qui, una concessione temporanea, per un esercizio legittimo che è anche una bella cosa per le nostre zone, si trasforma in prepotenza invadente e in gestione grossolana da parte dei gestori degli esercizi nel silenzio delle autorità comunali competenti. Risultato: le belle piazze della Costiera Sorrentina somigliano sempre di più al litorale di Castelvolturno. (Franco Cuomo)
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