«È una grande affermazione che mi carica di responsabilità e di cui anche Bassolino deve essere soddisfatto». In questa competizione elettorale l’assessore regionale Andrea Cozzolino ha conquistato due primati: ha superato tutti i rivali interni del Pd ed è il più votato al Sud dopo Silvio Berlusconi. Complimenti per i 136.859 voti. «Grazie, sono grato a tutte le elettrici e gli elettori che hanno contribuito a questa grande affermazione. Avverto l’enorme responsabilità di dover rappresentare le istanze di tantissime persone». Ma il Pd si conferma in grande difficoltà. «Dobbiamo approfondire insieme il significato del voto amministrativo ed europeo in Campania e nel Mezzogiorno. Dopo i ballottaggi è giusto aprire una discussione impegnativa sui risultati del nostro partito in difficoltà, come bisognava fare - e non abbiamo fatto - un anno fa». Le divisioni non pagano. Una riunificazione del centrosinistra è possibile? «Ora più di prima la considero necessaria e urgente. Occorre un confronto politico che si nutra di una battaglia delle idee più che degli apparati o delle tessere. Dobbiamo comprendere le ragioni delle nostre difficoltà, guardarle in faccia. In queste settimane ho riscontrato che tra la gente esiste una gran voglia di una nuova comunità e tutti siamo chiamati a ricostruire questa rete». Nel suo caso il lavoro di squadra ha funzionato... «Infatti. Considero questo risultato un riconoscimento non solo al mio impegno ma anche a una squadra di amministratori che in questi anni, affrontando difficoltà e problemi seri, ha lavorato per la crescita dei nostri territori in un Mezzogiorno sempre più assente dall’agenda politica romana». È anche il successo di Bassolino... «Credo che il governatore possa essere soddisfatto. La nostra squadra si è sempre misurata nel rapporto diretto con i cittadini, con impegno e senza arroganza, e la gente ci ha dato fiducia. Questo gruppo di amministratori rappresenta ancora oggi una grande risorsa per il Pd e per il Sud. Da qui vogliamo partire per rafforzare il nostro partito e confrontarci con le migliori energie del Mezzogiorno, rappresentandone le istanze in Europa». In che modo? «Vogliamo mobilitare le forze politiche, sociali e culturali che hanno a cuore lo sviluppo del Mezzogiorno per restituire a questa comunità di più di venti milioni di persone il ruolo che le spetta nello sviluppo dell’Italia e dell’area euro-mediterranea». Quando le dimissioni da assessore regionale? «Ne discuteremo nei prossimi giorni. È evidente che quando saranno proclamati gli eletti, per me scatterà l’incompatibilità. I cittadini mi hanno scelto come parlamentare europeo e porterò avanti questo compito per difendere gli interessi del Sud soprattutto sul terreno della battaglia culturale». Tra un anno si vota per la Regione. Lei cosa farà? «Sarò in Parlamento europeo a lavorare per il Meridione. Ho assunto questo impegno e intendo rispettarlo, onorando il voto di migliaia di cittadini che hanno avuto fiducia in me». Il primo impegno? «Riprendere il dialogo con le altre regioni del Sud che non considero comunque interrotto e rappresentare le istanze di tutta la Campania». (ger.aus. il Mattino)
mercoledì 10 giugno 2009
L’assessore regionale «È un riconoscimento al lavoro della giunta»
«È una grande affermazione che mi carica di responsabilità e di cui anche Bassolino deve essere soddisfatto». In questa competizione elettorale l’assessore regionale Andrea Cozzolino ha conquistato due primati: ha superato tutti i rivali interni del Pd ed è il più votato al Sud dopo Silvio Berlusconi. Complimenti per i 136.859 voti. «Grazie, sono grato a tutte le elettrici e gli elettori che hanno contribuito a questa grande affermazione. Avverto l’enorme responsabilità di dover rappresentare le istanze di tantissime persone». Ma il Pd si conferma in grande difficoltà. «Dobbiamo approfondire insieme il significato del voto amministrativo ed europeo in Campania e nel Mezzogiorno. Dopo i ballottaggi è giusto aprire una discussione impegnativa sui risultati del nostro partito in difficoltà, come bisognava fare - e non abbiamo fatto - un anno fa». Le divisioni non pagano. Una riunificazione del centrosinistra è possibile? «Ora più di prima la considero necessaria e urgente. Occorre un confronto politico che si nutra di una battaglia delle idee più che degli apparati o delle tessere. Dobbiamo comprendere le ragioni delle nostre difficoltà, guardarle in faccia. In queste settimane ho riscontrato che tra la gente esiste una gran voglia di una nuova comunità e tutti siamo chiamati a ricostruire questa rete». Nel suo caso il lavoro di squadra ha funzionato... «Infatti. Considero questo risultato un riconoscimento non solo al mio impegno ma anche a una squadra di amministratori che in questi anni, affrontando difficoltà e problemi seri, ha lavorato per la crescita dei nostri territori in un Mezzogiorno sempre più assente dall’agenda politica romana». È anche il successo di Bassolino... «Credo che il governatore possa essere soddisfatto. La nostra squadra si è sempre misurata nel rapporto diretto con i cittadini, con impegno e senza arroganza, e la gente ci ha dato fiducia. Questo gruppo di amministratori rappresenta ancora oggi una grande risorsa per il Pd e per il Sud. Da qui vogliamo partire per rafforzare il nostro partito e confrontarci con le migliori energie del Mezzogiorno, rappresentandone le istanze in Europa». In che modo? «Vogliamo mobilitare le forze politiche, sociali e culturali che hanno a cuore lo sviluppo del Mezzogiorno per restituire a questa comunità di più di venti milioni di persone il ruolo che le spetta nello sviluppo dell’Italia e dell’area euro-mediterranea». Quando le dimissioni da assessore regionale? «Ne discuteremo nei prossimi giorni. È evidente che quando saranno proclamati gli eletti, per me scatterà l’incompatibilità. I cittadini mi hanno scelto come parlamentare europeo e porterò avanti questo compito per difendere gli interessi del Sud soprattutto sul terreno della battaglia culturale». Tra un anno si vota per la Regione. Lei cosa farà? «Sarò in Parlamento europeo a lavorare per il Meridione. Ho assunto questo impegno e intendo rispettarlo, onorando il voto di migliaia di cittadini che hanno avuto fiducia in me». Il primo impegno? «Riprendere il dialogo con le altre regioni del Sud che non considero comunque interrotto e rappresentare le istanze di tutta la Campania». (ger.aus. il Mattino)
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