Gragnano - Annarita Patriarca e Michele Mascolo andranno al ballottaggio per decidere chi dei due siederà sulla poltrona di primo cittadino. È questo il responso delle urne dopo un weekend elettorale vissuto tra polemiche e veleni e conclusosi con l’arresto per brogli di due giovani elettori. Il verdetto, ancora parziale, scaturito ieri sera a più d metà scrutinio ha visto il candidato sindaco di Pdl, Mpa, Adc, Nuovo Psi e tre civiche ottenere il 46% circa dei consensi. Mascolo, invece, sostenuto da Udc e quattro civiche (tra cui due di chiara ispirazione dipietrista) è arrivato al 29% circa. Non ce l’ha fatta ad entrare al ballottaggio invece Michele Inserra, leader del Partito Democratico e di due liste civiche di centrosinistra, che si è fermato al 14%. Restano tutti al di sotto del 10% gli altri candidati. Franco Zagaroli, candidato sindaco di due civiche, raggiunge il 7%, mentre Alfonso Irollo (leader di Gragnano Democratica) si ferma al 4%. Tra due settimane gli elettori gragnanesi saranno così chiamati nuovamente alle urne e in città già si fanno le prime ipotesi sulle possibili alleanze. Al momento non si è parlato ancora di apparentamenti, tuttavia le prime indiscrezioni porterebbero a un accordo tra Mascolo, Inserra e Irollo per sperimentare una sorta di centrosinistra allargato dall'Udc alla sinistra radicale. Sull’altro versante invece tutto lascia presagire un’alleanza Patriarca–Zagaroli per riportare il centrodestra alla guida del Comune. La partita a Gragnano si gioca sulle molte emergenze della città, dalla viabilità caotica all’emergenza urbanistica. Il nuovo primo cittadino dovrà lavorare alla stesura del Puc, tra le priorità dei programmi dei due aspiranti sindaci. Tra i nodi da affrontare l’intricata questione delle pizzerie abusive la cui chiusura ha aggravato l’emergenza occupazionale. Ieri mattina intanto i cinque candidati a sindaco hanno tenuto una conferenza stampa al Comune per condannare fermamente l’episodio che, domenica sera, ha portato all’arresto di due cugini che avevano tentato di votare con tessere elettorali appartenenti ad altre persone. I due domenica sera si erano presentati, quando mancavano due minuti alle 22, nel seggio di Sigliano. Qui hanno esibito certificati elettorali intestati ad ignari cittadini fuori regione per lavoro. Riconosciuti da una rappresentante di lista, i due sono stati successivamente fermati dai carabinieri e arrestati. «Speriamo che questo sia solo un caso isolato - ha affermato il portavoce Irollo - e che non ce ne siano stati altri simili. Dobbiamo fare tesoro di tali episodi, affinché non accadano più: Gragnano non merita di finire alla ribalta della cronaca per cose che sono di una gravità inaudita. C’è bisogno di attenzione, bisogna coinvolgere maggiormente la gente nella vita politica, mettendo la questione morale al primo posto nelle priorità. Da domani rimbocchiamoci le maniche e, tutti insieme, risolleviamo Gragnano». (Francesco Fusco il Mattino)
martedì 9 giugno 2009
Sfida tra Patriarca-Mascolo, centrosinistra escluso dalla corsa
Gragnano - Annarita Patriarca e Michele Mascolo andranno al ballottaggio per decidere chi dei due siederà sulla poltrona di primo cittadino. È questo il responso delle urne dopo un weekend elettorale vissuto tra polemiche e veleni e conclusosi con l’arresto per brogli di due giovani elettori. Il verdetto, ancora parziale, scaturito ieri sera a più d metà scrutinio ha visto il candidato sindaco di Pdl, Mpa, Adc, Nuovo Psi e tre civiche ottenere il 46% circa dei consensi. Mascolo, invece, sostenuto da Udc e quattro civiche (tra cui due di chiara ispirazione dipietrista) è arrivato al 29% circa. Non ce l’ha fatta ad entrare al ballottaggio invece Michele Inserra, leader del Partito Democratico e di due liste civiche di centrosinistra, che si è fermato al 14%. Restano tutti al di sotto del 10% gli altri candidati. Franco Zagaroli, candidato sindaco di due civiche, raggiunge il 7%, mentre Alfonso Irollo (leader di Gragnano Democratica) si ferma al 4%. Tra due settimane gli elettori gragnanesi saranno così chiamati nuovamente alle urne e in città già si fanno le prime ipotesi sulle possibili alleanze. Al momento non si è parlato ancora di apparentamenti, tuttavia le prime indiscrezioni porterebbero a un accordo tra Mascolo, Inserra e Irollo per sperimentare una sorta di centrosinistra allargato dall'Udc alla sinistra radicale. Sull’altro versante invece tutto lascia presagire un’alleanza Patriarca–Zagaroli per riportare il centrodestra alla guida del Comune. La partita a Gragnano si gioca sulle molte emergenze della città, dalla viabilità caotica all’emergenza urbanistica. Il nuovo primo cittadino dovrà lavorare alla stesura del Puc, tra le priorità dei programmi dei due aspiranti sindaci. Tra i nodi da affrontare l’intricata questione delle pizzerie abusive la cui chiusura ha aggravato l’emergenza occupazionale. Ieri mattina intanto i cinque candidati a sindaco hanno tenuto una conferenza stampa al Comune per condannare fermamente l’episodio che, domenica sera, ha portato all’arresto di due cugini che avevano tentato di votare con tessere elettorali appartenenti ad altre persone. I due domenica sera si erano presentati, quando mancavano due minuti alle 22, nel seggio di Sigliano. Qui hanno esibito certificati elettorali intestati ad ignari cittadini fuori regione per lavoro. Riconosciuti da una rappresentante di lista, i due sono stati successivamente fermati dai carabinieri e arrestati. «Speriamo che questo sia solo un caso isolato - ha affermato il portavoce Irollo - e che non ce ne siano stati altri simili. Dobbiamo fare tesoro di tali episodi, affinché non accadano più: Gragnano non merita di finire alla ribalta della cronaca per cose che sono di una gravità inaudita. C’è bisogno di attenzione, bisogna coinvolgere maggiormente la gente nella vita politica, mettendo la questione morale al primo posto nelle priorità. Da domani rimbocchiamoci le maniche e, tutti insieme, risolleviamo Gragnano». (Francesco Fusco il Mattino)
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