«A Roma ci sono dei frocetti che congiurano contro di me». È quasi ora di pranzo quando da Caserta arriva la notizia che scuote la giornata del Pdl. Il sito giornalistico “Caserta c´è” riporta questa frase, pronunciata da Nicola Cosentino nel corso di una assemblea del partito. Cosentino alla fine non smentisce la frase, ma prova a spiegarla: «Non vi era alcuna intenzione polemica, le frasi che mi sono state attribuite sono frutto di una falsa o cattiva interpretazione di quello che è stato il mio ragionamento». La sua stessa spiegazione va però al nodo del dualismo politico in atto nel centrodestra: domani un convegno sul Mezzogiorno, a Palazzo Reale, organizzato dai gruppi parlamentari; il 3 ottobre invece la convenzione regionale che dovrebbe lanciare la candidatura alla Regione proprio di Cosentino. Due eventi che collidono più che collaborare. Venerdì sera una riunione del coordinamento regionale con i parlamentari è stata persino attraversata dalla tentazione di non andare domani a Palazzo Reale. Ne è invece uscito un documento in cui si lodano i risultati elettorali ottenuti da Cosentino, si afferma la necessità di continuare questo «percorso vincente» e si vara una consulta regionale da utilizzare come interlocutore dell´azione di governo. Peccato che domani di questo di parlerà, dalla Agenzia per il sud al controllo dei fondi Ue: di come lo sviluppo possa essere guidato da Roma. In locandina ministri e dirigenti (Bondi, La Russa, Tremonti, Scajola, Matteoli, Brunetta, Fitto, Carfagna, Verdini), ma le presenze certe sono quelle dei vertici parlamentari: Cicchitto e Bocchino, Gasparri e Quagliariello. Ambienti in cui circolano altri nomi per la Regione: Mara Carfagna, ma anche Stefano Caldoro o Erminia Mazzoni. Cosentino spiega: «Il documento che presenteremo tratta di un´assunzione di responsabilità, a cui il coordinatore regionale non poteva sottrarsi. Chi poi ha voluto capire qualcosa di diverso, è tutt´altra storia». (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)
Pdl. Classe dirigente cercasi
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