mercoledì 30 settembre 2009
Vito ’a Sogliola...
Da Repubblica l’intervista ad Alfredo Vito, il «Sig. Centomilavoti» resuscitato da Forza Italia, oggi PDL, tangentista reo confesso nella Dc della prima Repubblica, che sferra un durissimo attacco al sottosegretario Cosentino, accusandolo di non opporsi alle infiltrazioni della camorra. «Mi trovi una sola dichiarazione – si legge - o un rigo del sottosegretario Cosentino in cui egli riconosca come mafiosi il clan dei casalesi. Troverà generiche frasi sulla vittoria dello Stato, ma mai una parola contro la mafia che soffoca la terra in cui è nato. A parte questo dettaglio, ho avanzato critiche circostanziate anche su alcune elezioni di consiglieri o capigruppo Pdl in comuni importanti della provincia, da Villaricca a Giugliano». Naturalmente va da se che «Vito ’a Sogliola» preferisce un altro candidato alla presidenza della regione Campania. «Da un anno sotto processo mediatico senza che mi sia stata contestata una multa», spiega il sottosegretario Cosentino al Corriere del Mezzogiorno, che si dice pronto a chiedere al parlamento di accettare le sue dimissioni da deputato, nel caso in cui dovesse essere candidato alla presidenza della Regione Campania. L’annuncio del leader del centrodestra è di quelli che farà discutere, anche perché, spiega l’interessato, «trova motivazioni nel fatto che se mi sarà chiesto di impegnarmi nella delicata e importantissima sfida delle prossime elezioni regionali, vorrei rinunciare a qualunque privilegio: sia esso lo scudo dell’immunità parlamentare che quello di poter ritornare, in breve tempo, a sedere immediatamente tra i banchi della Camera» .
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