venerdì 19 febbraio 2010

Civiche in primo piano, è sfida

Sorrento - Ultime ore frenetiche per stringere accordi e definire coalizioni e alleanze. Negli ambienti della politica sorrentina, si fa largo l’idea che sull’esito delle elezioni comunali di marzo abbiano un peso determinante gli orientamenti di movimenti e liste civiche. Proprio per tali ragioni, i leader dei movimenti che hanno annunciato la volontà di correre autonomamente (Rosario Fiorentino con «Insieme per Sorrento», «Amiamo Sorrento» e «Giovani per Sorrento» e Luigi Di Prisco con «Sorrento di tutti») sono corteggiatissimi dai leader di centrodestra (Giuseppe Cuomo e Giuseppe Stinga) e di centrosinistra (Ferdinando Pinto) per valutare la possibilità di un accordo di apparentamento già al primo turno. L’obiettivo dei «grandi partiti» è chiaro: evitare il ricorso alla lotteria del ballottaggio, che, dall’analisi numerica dell’andamento delle ultime tre tornate comunali, si giocherebbe sul filo di pochissime centinaia di preferenze. Tuttavia, al momento, sia Rosario Fiorentino che Luigi Di Prisco proseguono per la propria strada. «La nostra - precisa Di Prisco - è una lista per la città che si prefigge di dare voce a tutte quelle persone che fino ad ora non si sono sentite segnamente rappresentate. Il nostro progetto, infatti, basa le sue radici sulla partecipazione e la condivisione con i cittadini». Sul fronte del centrodestra, intanto, permane la spaccatura tra Giuseppe Cuomo, candidato sindaco di una coalizione composta da Udc e da cinque liste civiche (formate, per lo più, da esponenti della maggioranza uscente) e Giuseppe Stinga, aspirante primo cittadino di Pdl e due (o tre) liste civiche. A meno di clamorosi colpi di scena dell’ultim’ora, i due correranno divisi. Situazione, questa, che sembra avvantaggiare lo schieramento opposto, quello del centrosinistra, che, nella storia amministrativa di Sorrento, è riuscito a spuntarla una sola volta, nel 1995, con Ferdinando Pinto. Proprio Pinto potrebbe tentare la nuova scalata al palazzo municipale. «È una candidatura autorevole – sottolinea Luigi Mauro, consigliere comunale uscente e leader del Pd -, ma non certamente l’unica. Tutto dipenderà anche dalla definizione di programmi e apparentamenti. Un'alleanza con l’Italia dei valori? Siamo sulla strada giusta». (Giuseppe Damiano il Mattino)

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