Vico Equense – Il blitz, organizzato dai volontari del WWF e condotto grazie all’ausilio dei validi agenti del Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia e di un esponente delle Guardie Venatorie Arci Caccia, ha portato all’individuazione e allo smantellamento, nel cuore del Parco dei Monti Lattari, di diverse postazioni per il bracconaggio e al successivo sequestro di numerosi impianti elettronici, fonofili, altoparlanti, timer, batterie, cavi elettrici, cassette multitraccia e cartucce del valore di oltre un migliaio di euro. Erano state abilmente occultate nella roccia del versante meridionale del massiccio Arola-Monte Comune: vere e proprie casseforti in ferro e acciaio, saldate ad arte e cementate abusivamente nella pietra calcarea opportunamente sbancata, chiuse da uno sportello e da un robusto catenaccio e contenenti, all’interno, sofisticati impianti e timer per riprodurre i versi degli uccelli! “Purtroppo nel mondo venatorio c’è ancora chi non si vuole rassegnare al rispetto delle regole - dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – e ritiene di poter impunemente infrangere la LEGGE e depredare a proprio piacimento la nostra avifauna. Stiamo parlando dei bracconieri: incalliti e fanatici sparatori che esercitano la caccia a qualsiasi specie, con qualsiasi mezzo e per tutto l’anno. Per fortuna a non condividere questo modo di “depredare” la fauna selvatica sono, assieme agli ambientalisti, anche alcuni cacciatori onesti che hanno collaborato nel realizzare l’ultimo blitz notturno…che è solo il primo di una lunga serie!!! Una curiosità: sapete come individuiamo le postazioni nascoste??? è molto semplice…basta ascoltare di notte i richiami nella montagna e poi, di giorno, seguire le “tracce” lasciate dai cacciatori che consistono in una miriade di cartucce colorate sparse su tutti i sentieri da loro battuti!!!” Il WWF rinnova l’appello: “Si invita chiunque noti o sia a conoscenza di impianti fissi per l’uccellagione (tagliole, reti, ecc.), di richiami acustici notturni, di attività di caccia nei pressi delle abitazioni o in giornate vietate (martedì e venerdì), a continuare a denunciarli alla Forze dell’Ordine e a darne tempestiva comunicazione al WWF che attuerà tutte le azioni immediate e necessarie per contrastare i reati in corso”.
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