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Andrea Cozzolino |
“Quello che sta avvenendo a Napoli e
provincia nell’organizzazione del trasporto
pubblico, nei mancati pagamenti degli
stipendi e delle tredicesime è intollerabile.
Non si gestisce così, in maniera del tutto
irresponsabile, una delle reti di mobilità
più estese e grandi, per volume di traffico
e per dotazione infrastrutturale, che ci
sono in Italia”. Non si
può andare avanti così
per il parlamentare europeo
Andrea Cozzolino.
“Insieme a un gruppo
di esperti - prosegue
- stiamo lavorando a
una iniziativa pubblica
da assumere nelle
prossime settimane in
cui, oltre a denunciare
il disastro, numeri alla
mano, indicheremo
soluzioni e percorsi per
uscire da questa autentica
vergogna”, conclude Cozzolino. Di
segno completamente opposto l’annuncio
dell’assessore regionale Vetrella: “Per la
prima volta in Italia il trasporto pubblico
locale verrà finanziato con un Fondo di cui
si ha certezza e che avrà pluriennale. E’ un
risultato storico”. Nella legge di Stabilità
appena approvata, infatti, si stabilisce che
per il trasporto pubblico locale dovranno
arrivare ogni anno 6 miliardi per tre anni,
dal 2013 al 2015. Inoltre si potranno rinegoziare
i contratti già in essere. I presidenti
delle Regioni, per la verità, nei giorni
scorsi sono apparsi tutt’altro che soddisfatti
delle soluzioni trovate nella legge
di Stabilità (che prevede un Fondo unico
nazionale per il trasporto pubblico locale,
ferro e gomma. I governatori chiedono
invece il mantenimento di Fondi distinti
e la fiscalizzazione delle
risorse destinate al trasporto
pubblico locale su ferro) ma
l’assessore Vetrella la pensa
diversamente: finalmente
non si dovranno più ‘pietire’
ogni anno i fondi per finanziare
il tpl che vengono ora
previsti da una legge dello
Stato. E c’é di più: “Nella legge
di Stabilità - dice Vetrella
- è stata inserita una norma
che dà certezza alle società
Laziomar, Saremar e Caremar,
ai loro dipendenti e ai
passeggeri”. Entro il 30 giugno 2013, infatti,
le Regioni Lazio, Sardegna e Campania
dovranno aver pubblicato il bando di gara
per privatizzarle ma nel frattempo, fino
ad allora e per i prossimi anni, sono certe
le risorse a disposizione e le tre Regioni
dovranno stipulare con le società vincitrici
dei bandi altrettanti contratti di servizio.
“Questo consente che i processi di privatizzazione
non saranno ‘avvelenati’ da
punti interrogativi”.
(Fonte: Metropolis)
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