domenica 30 giugno 2013

Ventaglio, l’arma della seduzione

Foto di Franco Romano
Martedì alle ore 18 il vernissage nel Salone degli Specchi 

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Sorrento - Simbolo di potere e di prestigio, come quello ritrovato nella tomba del faraone Tutankhamon. Oppure un vezzo tipico delle nobildonne del Settecento e di alcune grandi regine d’Europa. O, ancora, raffinato strumento di seduzione e di emancipazione femminile. Un oggetto carico di storia, il ventaglio. Proprio come quelli che, a partire da martedì prossimo, saranno oggetto della “Vetrina permanente dei ventagli d’arte” ospitata nel museo Correale. Il vernissage alle ore 18 nella Sala degli Specchi, con l’intervento del presidente del Museo, Giuliano Buccino Grimaldi e del direttore Filippo Merola. Merito dell’associazione Amiche del museo e dell’Inner Wheel, presieduti rispettivamente da Anna Pane e Luisa Notino, che si sono adoperate affinché la collezione di ventagli d’arte di Mariella Grazia restasse nelle sale della prestigiosa struttura di via Correale. La raccolta, composta da 45 ventagli di manifattura italiana ed europea databili tra il Settecento e gli inizi del secolo scorso, delinea un ampio ed esaustivo catalogo degli stili e delle tecniche di produzione di questo affascinante strumento. Diffuso nelle cerimonie di palazzo nell’antico Egitto, il ventaglio cominciò ad essere utilizzato come nella vita di tutti i giorni dai greci, subito imitati dagli etruschi e poi ancora dai romani. Ai giapponesi, invece, il merito di aver ideato il ventaglio pieghevole, successivamente importato in Europa dai commercianti portoghesi. Ed è proprio nel vecchio continente che il ventaglio divenne un oggetto d’arte, realizzato in una molteplicità di forme, colori e materiali a seconda dei capricci della moda. Non a caso, nella collezione ospitata dal museo Correale figurano ventagli montati in osso o in madreperla, in legno o in tartaruga. E, ancora, dalle pagine dipinte ad acquerello ed a tempera, su carta e su seta. Un soffio di leggerezza e di incanto, ma anche uno scrigno di arte e di storia.
 
A sottolinearlo è Gaetano Mauro, membro del consiglio di amministrazione del museo Correale: «L’offerta culturale della nostra struttura si arricchisce grazie a Mariella Grazia, che nel 2001 volle donarci questa meravigliosa raccolta di ventagli – racconta – Nella sua visita, molto si soffermò sulle collezioni di arti decorative del nostro museo, decidendo poi di trasferirvi i suoi amati ventagli per assicurare loro una degna collocazione». I ventagli, d’altro canto, sono inscindibilmente legati alla sensibilità femminile. Accessorio irrinunciabile per Caterina De’ Medici ed Elisabetta I d’Inghilterra, per le donne dell’Ottocento divennero uno strumento di comunicazione in un’epoca in cui la libertà del gentil sesso era fortemente limitata. Ne nacque la «lingua del ventaglio», attraverso la quale le donne comunicavano sentimenti e stati d’animo ad amici e corteggiatori: lasciarlo scivolare sulle guance equivaleva a dichiarare il proprio amore, appoggiarlo sulle labbra faceva da preludio ad un tenero bacio, mentre accostarlo alla guancia sinistra rappresentava un modo per rifiutare il corteggiamento. «È proprio grazie alla sensibilità di una donna bella e raffinata come Mariella Grazia – sottolinea Gaetano Mauro – che questa strepitosa raccolta di ventagli entra a far parte a pieno diritto delle collezioni permanenti del museo Correale».

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