Il Wwf Penisola sorrentina documenta un “fiume” di auto e moto parcheggiati nel rivo demaniale cementato nei pressi di Marina del Cantone
Massa Lubrense - Con nota inviata alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e alle Forze dell’Ordine il WWF Penisola Sorrentina ha chiesto un urgente sopralluogo atto a verificare il rispetto dell’Ordinanza n. 129 del 12.06.14 che impone il divieto di transito veicolare nel tratto terminale del rivolo Recommone-Spina [scil. rivo Acchiungo e rivo Sciulia] nel comune di Massa Lubrense.
“Quell’Ordinanza - raccontano gli attivisti del Panda – è scaturita da un documentato esposto del WWF fatto nell’ottobre 2013!!! A distanza di ben 9 mesi, e solo dopol’intervento del Corpo Forestale dello Stato e del Genio Civile, l’amministrazione massesesi è accorta che quella strada che conduce alla Conca del Sogno altro non è che l’alveo di un rivo demaniale cementato abusivamente anni addietro per consentire il transito e la sosta degli autoveicoli alla spiaggia di Recommone. Lo stesso rivo che, in casi di forte pioggia, si è più volte trasformato in un impetuoso torrente che tutto travolge e trascina verso il mare. Ne sanno qualcosa i tanti invitati a matrimoni e feste, nella “Conca del Sogno” sul finire dell’estate, che si sono visti letteralmente travolti dalle acque ed intrappolati sulla spiaggia, tra le onde del mare e il fiume in piena che trascinava via le scarpe coi tacchi alle signore ed allagava le autovetture parcheggiate … tra fango, pietre e detriti crollati dal costone a rischio frana. Solo il provvidenziale intervento di mezzi via mare ha permesso di evacuare l’area e mettere in salvo gli ospiti, evitando che la Conca del “sogno” si trasformasse in un definitivo“incubo”!!!”
Il WWF nell’autunno scorso, dopo aver appreso i fatti, segnalò la modifica dello stato dei luoghi e il pericoloso utilizzo dell’alveo del rivo come strada carrabile di accesso alla spiaggia e alla struttura turistica “La Conca del Sogno”. A seguito del sopralluogo effettuato dal Corpo Forestale di Castellammare di Stabia e dal Genio Civile di Napoli congiuntamente all’Ufficio Demanio Comunale, il 12 giugno 2014 il Sindaco di Massa Lubrense, ottemperando ai suoi obblighi, emise Ordinanza n. 129 di “divieto di transito e sosta nel tratto terminale del rivolo Recommone-Spina compreso tra l’intersezione della stradina privata ad uso campeggio con lo stesso rivolo e lo sbocco a mare”. Perfetto! Ma fatta l’ordinanza la domanda da porsi è: chi controlla?Parrebbe nessuno, visto che ci risulta che il tratto del rivolo cementato in questione sia da sempre tranquillamente in uso al transito e alla sosta veicolare in dispregio del provvedimento sindacale emanato a tutela della pubblica e privata incolumità. Ma c’è dell’altro: come vengono smaltiti i reflui fognari e/o fanghi prodotti dall’attività turistica (albergo-ristorante-ecc.) considerato anche il divieto di transito per i mezzi nell’alveo cementato? Lo stesso vale per i mezzi di servizio (lavanderia, carico/scarico merci, rifiuti, manutenzione, ecc.) ai quali è fatto divieto di raggiungere la spiaggia.
A questo punto è doveroso, da parte di chi di competenza, andare a verificare anche la sussistenza di tutti i requisiti richiesti dalla legge per lo svolgimento delle attività turistico/ricettive sulla spiaggia di Recommone e sul demanio dove, in piena Area Marina Protetta (Punta Campanella), su di una distesa di piazzole ed attraversamenti in bianco cemento, pullulano lettini, gazebo e quant’altro a soddisfare le richieste di una clientela sempre più facoltosa e ricercata.
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