Meta - Quella del marzo scorso era stata una giornata all’insegna dell’ottimismo. In occasione dell’evento Earth Hour, l’ora dedicata al Pianeta Terra per accendere in tutto il mondo i riflettori sull’innalzamento delle temperature del globo terrestre e sulle immissioni di CO2 nell’atmosfera, il WWF, grazie alla sensibilità del Dirigente scolastico Marianna Cappiello, era riuscito a coinvolgere i ragazzi in una piccola ma importante operazione di riforestazione urbana.
Per l’occasione, grazie alla partecipazione dell’ANTER (Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili), alla Scuola Media T. Tasso veniva consegnato un attestato di riconoscimento come istituto sensibile alla divulgazione e promozione dei concetti legati al delicato tema delle energie rinnovabili e alla difesa degli alberi. Dopo la cerimonia, seguendo le accorate parole del piccolo Felix Finkbeiner (Stop Talking Start Planting), tutti gli alunni si erano recati nell’area esterna della scuola a piantare centinaia di essenze autoctone. Un piccolo polmone di verde che, una volta cresciuto, avrebbe dovuto costituire una schermatura naturale alle tristi cancellate in ferro arrugginito ed ai muri grigi di confine della scuola, ossigenando l’aria e creando, nello stesso tempo, preziose condizioni per piccoli animali, insetti, lucertole, farfalle e uccelli, che vi avrebbero trovato rifugio, alimentazione, luogo per la riproduzione e per trascorrervi l’inverno.
Ma come in una maledizione senza fine, il comune, che sembrerebbe aver dichiarato guerra a tutti gli alberi di Sorrento, dopo il totale disinteresse all’iniziativa (interamente organizzata e gestita dalla scuola e dai volontari WWF) ha in questi giorni messo la parola fine alle speranze di tanti, provvedendo a commissionare l’eliminazione delle “erbacce” nei pressi della scuola, includendo in tale categoria, assieme al prato naturale, anche mirti, corbezzoli, allori, ligustrini, rosmarini, cipressi, ecc. che, con cura e fatica erano stati piantati dai bambini e poi annaffiati per mesi dai volontari del WWF.
“Non posso non esprimere tutto il mio rammarico per l’accaduto – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF – ma stavolta è un rammarico misto a rabbia!!! Sì, perché non è possibile e concepibile che questa amministrazione debba sempre e per forza distinguersi per la sua capacità di distruggere i sogni. Gli avvenimenti confermano il detto non c’è due senza tre: è infatti il terzo anno che la “farsa” si ripete!!! Era già successo altre due volte negli anni scorsi e ad ogni nostra protesta l’assessore di turno, come da copione, si è sempre mostrato imbarazzato per l’accaduto palesando la sua estraneità ai fatti. Ma mentre si cercano spiegazioni e responsabili, in città, l’unica cosa che appare certa è l’intolleranza nei confronti degli alberi. Già si parla della imminente programmata eliminazione degli ombrosi Pini di Via S. Renato. Nel frattempo Sorrento diviene sempre più una città immersa nello smog, piena di uomini grigi che hanno imparato a vivere tra muri in cemento e scatole interrate, con sopra veli di terra, in un mondo sempre più artificiale, in cerca di surrogati della felicità. Si aspettano ancora risposte convincenti al disboscamento (11 alberi eliminati) autorizzato dall’ufficio tecnico, nell’area “interdetta” dell’Ospedale di Sorrento, costato all’Azienda Sanitaria ben 28.000 euro sottratti a più impellenti emergenze!!! Ma come possiamo continuare ad andare nelle scuole ad insegnare ai più piccoli l’amore e la passione per la Natura e le cose belle quando, poi, sono gli stessi amministratori non solo a fregarsene ma, anche, ad osteggiare e distruggere tali propositi? Come si può continuare ad “educare e sensibilizzare” le nuove generazioni se poi gli esempi che vengono dati sono opposti e così devastanti??? Il Sindaco ritengo abbia il dovere di chiedere scusa a nome della sua amministrazione e rimediare ai danni.”
Sia ben chiaro che il danno fatto al giardino della scuola non è solo quello materiale dell’eliminazione delle piante, ma anche e soprattutto morale. Esso sta nella ennesima disillusione dei bambini che, al ritorno dalle vacanze, si accorgeranno come tutto il loro lavoro sia stato nuovamente vano.
Giova ricordare come il WWF e la scuola non hanno ricevuto un solo euro di contributo e nessun aiuto concreto dall’amministrazione per l’opera di riqualificazione a verde in atto da anni nelle aree di pertinenza della Scuola Tasso.
Le piantine erano state recuperate dai volontari del WWF dal Vivaio le Tore grazie all’interessamento del dirigente scolastico. Negli anni passati attendemmo invano un riscontro dall’assessore che, con un semplice fax di richiesta, avrebbe potuto recuperare le piantine a costo zero. Ma invece il Comune preferì chiedere un costoso preventivo alla ditta incaricata al verde pubblico per reperire, per svariate migliaia di euro, le piante che, però, non furono mai acquistate. Anche la richiesta di un aiuto nel trasportare le piante cadde nel vuoto: ci dissero che i mezzi erano “in panne” e poi successivamente che non erano disponibili.
L’unico impegno concreto del comune sembrerebbe ormai essere quello di aspettare la chiusura della scuola per distruggere, nel pieno dell’estate, il lavoro fatto durante l’anno.
Abbiamo l’impressione di trovarci di fronte ad un pericoloso circolo vizioso: il verde è affidato in appalto a ditte che vincono al ribasso e sembrano avere tutto l’interesse a “diminuire il verde” (e di conseguenza il lavoro) o ad inventarsi perizie fantasiose per tagliare grandi alberi, giudicati frettolosamente pericolosi, e recuperare il prezioso legname.
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