Clamorosa mozione dei consiglieri di minoranza sulla maxi galleria Anas di Seiano: «L'autorità giudiziaria ora deve accertare la responsabilità contabile dei fallimento»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - «Sia proposta un'azione giudiziaria tesa ad ottenere i1 risarcimento dei danni causati dalia galleria Anas e subiti dalla città di Vico Equense e sia richiesto alle autorità anche giudiziarie competenti l'accertamento delle responsabilità anche contabili del fallimento dell'opera viaria in questione». E' l'invito clamoroso rivolto al sindaco di Vico Equense, Benedetto Migliaccio, da parte dei consiglieri comunali di opposizione che intendono arrivare alla svolta per fronteggiare l'emergenza traffico nella nuova maxi galleria che collega Seiano a Pozzano. Oltre cinque chilometri infernali che in media, in estate, vengono percorsi da oltre 9mila veicoli che causano il blocco della mobilità. L'ipotesi di scagliarsi ufficialmente pure contro l'Anas rivolgendosi alla magistratura contabile e civile a cui chiedere i danni sarà al vaglio del consiglio comunale nelle prossime ore. La situazione è incandescente. Anche perché, al momento, vige il dispositivo che obbliga i mezzi pesanti a transitare nel centro storico di Vico Equense. Per i tir la galleria "Santa Maria di Pozzano" è off-limits da ormai un anno e non è servito a nulla il lavoro diplomatico avviato tra le parti per cercare un compromesso. Il sindaco Migliaccio, che ha fatto trapelare la possibilità di riprendere i fili di un discorso con l'Anas nonostante la tensione sia alle stelle, dovrà dunque rispondere all'interrogazione a firma dei consiglieri Claudia Scaramellino, Andrea Lauro, Natale Maresca, Giuseppe Dilengite e Giuseppe Cioffi intervenuti sul caso Seiano dopo la proposta già avanzata dal coordinatore del circolo Vas di Vico Equense, Franco Cuomo, che aveva parlato della possibilità di adottare d'urgenza un provvedimento che comportasse, in direzione Napoli, una sorta di senso unico in galleria. Per realizzare l'opera, ci sono voluti quasi 30 anni e una imponente spesa, pari quasi - stando alle stime - a 115 milioni di euro.
La nuova galleria si innesta, lato Sorrento, sull'esistente tunnel di Seiano, formando un'unica galleria che corre in variante alla Sorrentina (che resta aperta per i collegamenti locali) tra le località di Pozzano, l'ex cava Italcementi, Bikini e Scrajo. Ampio il dossier sicurezza vista la lunghezza della galleria in cui la velocità massima è di 60 chilometri orari, controllata dal controllo elettronico della velocità. All'interno ci sono 72 telecamere per monitorare l'intera galleria e le uscite di sicurezza, rilevatori di traffico agli imbocchi, una segnaletica luminosa in galleria e pannelli a messaggio variabile al fine di garantire le informazioni principali agli utenti. Ci sono poi colonnine SOS, 2 barriere di sicurezza mobili del tipo Sab agli imbocchi principali, per la chiusura della galleria in casi di emergenza e un sistema di diffusione delle comunicazioni d'emergenza, in grado di mettere in contatto l'utente che si trova in galleria con l'organo preposto (vigili del fuoco, polizia stradale o sala controllo). Sono stati poi installati apparati per la copertura dei segnale di telefonia mobile nell'intera galleria e nei cunicoli di fuga sub-paralleli, un sistema di ventilazione e aspirazione fumi e 48 idranti. La galleria ha cunicoli di fuga per complessivi 3mila metri, che garantiscono, in caso di emergenza, la presenza di 15 vie di fuga verso luoghi sicuri all'aperto. Si tratta di una delle gallerie più lunghe d'Italia ma che invece di risolvere la grana traffico nella Terra delle Sirene sta procurando solamente polemiche, code e veleni.
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