Vico Equense - Egregio dottor Vincenzo Maffucci, proprio perché ho a cuore la correttezza dell'informazione posso dirle che nell’avvio del procedimento per l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’Ente comunale dei suoli, ai sensi dell’Art. 42bis del DPR n° 327/2011, così come comunicato a tutti i condomini delle cooperative c’è scritto che gli oneri derivanti dal procedimento devono intendersi proporzionalmente a carico, oltre che del Comune, dei diversi soggetti beneficiari e corresponsabili individuati. A seguito di ciò, con la delibera di consiglio comunale del novembre 2013, è stata anticipata dal Comune la somma di 620mila euro, somma che sarà successivamente posta a carico dei condomini delle cooperative. Oggi con la sentenza del Tar, che Lei cita, è stato stabilito che la somma a carico dei condomini è di un terzo di quei 620mila euro già anticipati dal Comune di Vico Equense. Detto ciò, nessuno ha mai detto che il Comune di Vico Equense pretende dai Condomini l’intera cifra (620mila euro).
Gentile Direttore,
so (e tutti sanno) che Lei ha a cuore la correttezza e la obiettività dell’informazione. E questo va ascritto a Suo merito. Per tale motivo, in merito all’articolo di recente apparso circa gli esiti del contenzioso davanti al TAR Campania tra le Cooperative di via Le Pietre ‘L’Ulivo’ e ‘ Domus Aequana’ ed il Comune di Vico Equense in merito alla nota vicenda “Lauro”, da persona peraltro personalmente coinvolta nel giudizio, mi corre l’obbligo di fare alcune doverose precisazioni.
L’esito del giudizio, infatti, non è proprio e non è esattamente quello che traspare da detto articolo atteso che il TAR ha accolto (sebbene in parte) il ricorso presentato dalle Cooperative l’Ulivo e Domus Aequana avverso i provvedimenti comunali, riducendo notevolmente gli oneri economici che il Comune aveva ritenuto indebitamente di porre a totale carico dei condomini.
Le allego la sentenza che spero Lei possa pubblicare dalla quale, al di là delle dissertazioni giuridiche, traspare la sostanziale inesattezza di quanto esposto nell’articolo essendo palese che il Comune esce parzialmente soccombente dal giudizio (è sufficiente al riguardo rileggere il dispositivo della pronuncia).
Il TAR ha, dunque, accertato l’iniquità dell’operato dell’Amm.ne che, con i provvedimenti impugnati, aveva ritenuto di addebitare alle Cooperative, ed ai singoli condomini (tra cui pensionati, lavoratori, etc), importi ben maggiori di quelli invece ritenuti congrui dal Giudice Amministrativo: ed il fatto che venga dall’Amm.ne accolto con favore un tale esito del giudizio lascia sorpresi, anche perché le non lievi decurtazioni che il TAR ha riconosciuto ai ricorrenti rimangono a carico dell’Ente e della casse pubbliche.
Non so se la vicenda processuale continuerà in altre sedi e non sono in grado di prevederne gli esiti. Per il momento ritenevo giusto fare chiarezza.
Dr. Vincenzo Maffucci
Socio Cooperativa Domus Aequana
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