domenica 21 agosto 2016

La cucina di Snoopy. La paella valenciana

di Filomena Baratto

Vico Equense - La mia prima paella l’ho preparata per una cena con le mie colleghe. Scelsi un piatto completo ma elaborato. Ero incinta di mia figlia al settimo mese e avevo un pancione che mi impediva di stare comoda ai fornelli. A fine scuola le invitai tutte per una serata sul mio terrazzo. Molte, vedendomi in quelle condizioni, pensarono che avrei fatto la solita pizza e alcune declinarono l’invito. Ma le cose andarono molto diversamente. Preparai un pranzo completo e come piatto forte la paella valenciana. Ci sono diversi tipi di paella, ma la valenciana è quella che amo di più. L’ho assaggiata in Spagna, servita come piatto veloce in un ristorante dalle parti della Costa del Sol. Allora non diedi molto peso a cosa stessi mangiando, sapevo solo che si trattava di paella, ma al ritorno tirai fuori tutte le ricette dai miei libri, dalle mie rubriche e quaderni vari. Si trattava proprio di quella valenciana che vuole sia pesce che carne oltre alle verdure. Servono: pollo, gamberoni, vongole, fagiolini, peperoni, pomodori, piselli. E poi olio, pepe, prezzemolo, cipolla e aglio, zafferano, riso, brodo, limone. Per l’occasione usai una grande pentola di rame di mia nonna che nella mia cucina fa da ornamento. Mi ricordai, mentre giravo il riso sul fuoco, di quando mia nonna con quella pentola cucinava per le nostre feste, le grandi tavolate, le risa, i volti sorridenti, le tante persone che ora mancavano. I bei ricordi fanno sempre bene! Ma ritornando alla paella, vediamo il procedimento. Spellare e tagliare a pezzi 800 g. di pollo e dorarlo nella “paella”( è un tipo di padella) con 3 cucchiai d’olio. Preparare a parte un sugo con cipolla e aglio (finalmente una ricetta che li vede insieme), 400 gr. di pomodori pelati, olio e sale. Dopo poco aggiungere 200gr di piselli, 8 gamberoni sgusciati e cuocere per altri 10 minuti. Mescolare al pollo un peperone a listarelle, un pugno di fagiolini. Preparare un brodo vegetale con un litro d’acqua (di solito preferisco il brodo di carne). Versare nella paella il sugo con i piselli e i gamberoni parzialmente cotti, aggiungere 250 g. di riso e bagnare con poco brodo.
 
Portare a cottura il riso muovendo con delicatezza gli ingredienti, senza mescolare come si fa per il risotto, aggiungere il brodo necessario. A parte scottare 400 g. di vongole in poca acqua finchè si aprono. Quando il riso è quasi cotto, unire due bustine di zafferano sciolte nel brodo e le vongole, in parte sgusciate. Spruzzare con succo di limone, spolverare di pepe e prezzemolo trito e passare al forno per 5 minuti. Le mie colleghe furono colte di sorpresa con una paella gustosissima, sul terrazzo, di sera, col fresco e tante chiacchiere. A settembre, quando cominciò la scuola, il primo argomento affrontato fu quello della paella e molte si rammaricarono per non essere state con noi.

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