L'Assessore Angelo Castellano |
Fonte: J.A. da Metropolis
Vico Equense - Il Comune vara una nuova frontiera per il turismo subacqueo. Grazie ad un apposito regolamento il Banco di Santa Croce inizierà a generare profitti sia per l'amministratore di via Filangieri, sia i centri diving della zona. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale è stato approvato all'unanimità il nuovo regolamento per la fruizione della zona di tutela biologica del Banco di Santa Croce. L'atto emesso dall'assise pubblica va a regolamentare un'area particolare è protetta del territorio Marino della cittadina porta d'ingresso della costiera. Il provvedimento è nato in sinergia con la capitaneria di porto, l'assessorato al demanio e le associazioni del territorio. L'obiettivo dichiarato è quello di salvaguardare un'area marina di grande interesse naturalistico. "È un regolamento che incide su un'area demaniale in concessione al Comune di Vico Equense", spiega l'assessore al ramo Angelo Castellano, "La decisione presa in consiglio comunale ci consentirà di coniugare la tutela paesaggistica utilizzando il sito come attrattore turistico da volano per l'indotto economico nel settore della fruizione delle valenze naturalistiche". A Vico si è pensato non solo al commercio, ma anche all'ambiente. Un connubio perfetto per garantire la tutela e la cura dei luoghi che possono generare un processo economico di crescita per tutta la città. La gestione dello specchio di mare sarà esercitata dal Comune che nominerà un responsabile ed una commissione di tre membri. I compiti ben delineati. Spetterà alla commissione, infatti, stabilire il numero annuo delle singole immersioni e gestire le autorizzazioni necessarie per consentire tali attività.
Chiunque vorrà immergersi nelle acque antistanti la boa dovrà pagare un diritto di segreteria fissato dal Comune per istruire le pratiche. I centri diving autorizzati della zona potranno continuare ad effettuare le visite guidate. Il nuovo atto pubblico, però, andrà a legiferare anche in questo campo. Sono, infatti, previste delle restrizioni: ci sarà bisogno di sommozzatori professionisti con brevetto. I sub potranno condurre nei fondali non oltre sei partecipati per un massimo di 12 subacquei per ciascuna immersione. Il nuovo regolamento fornirà all'ente la possibilità, a seguito di un monitoraggio, di stabilire e modificare il numero massimo d'immersioni al giorno e quello delle imbarcazioni presenti.
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