domenica 5 novembre 2017

Bracconaggio, cinque cacciatori nei guai

Esplosi colpi di fucile a pochi metri da campo di calcio 

Anacapri - Operazione antibracconaggio, sequestri e sanzioni: denunciate cinque persone, tutte di Anacapri. Il blitz è scattato all'alba di ieri dopo che era pervenuta nei giorni scorsi una segnalazione di alcuni spari sospetti registratisi nei pressi di una struttura sportiva dell'isola. L'attività è stata messa a segno gli agenti del locale commissariato, diretti dal vicequestore Maria Edvige Strina e dagli uomini dell'ente nazionale protezione animali, guidati sul posto dal vicecapo del nucleo di Napoli Giuseppe Salzano. Gli uomini della Polstato e le guardie zoofile hanno setacciato le zone limitrofe al monte Solaro con l'obiettivo di verificare la corretta pratica dell'attività venatoria sull'isola, viste le recenti segnalazioni e le preoccupazioni dei cittadini culminate con un episodio gravissimo dove sono stati sparati colpi di fucile a appena pochi metri da un campetto di calcio nel quale si stava svolgendo una manifestazione con una nutrita presenza di bambini. Il blitz, scattato alle prime luci dell'alba dopo un appostamento cominciato nelle ore notturne, è divenuto operativo ai primi segnali d'illegalità diffusa, come l'uso massiccio dei vietatissimi richiami elettromagnetici comunemente denominati 'fonofil'. Vari cacciatori sono stati sorpresi con questo materiale fuorilegge e per cinque è scattata la denuncia penale, il sequestro dell'amia e la confisca dei mezzi vietati.
 
Diverse anche le sanzioni amministrative comminate per oltre 3mila euro per inadempienze alla legge regionale sulla protezione della fauna. Tutti sono dunque finiti nei guai per l'utilizzo dei richiami elettroacustici per il tordo ed il bottaccio. Sono state sequestrate le apparecchiature ed i fucili in possesso dei cacciatori. Inoltre ano di loro è stato denunciato a piede libero per mancata custodia delle armi, in quanto era andato a caccia con il proprio figlio il quale pur imbracciando un fucile del padre non ne aveva titolo, m quanto non titolare di porto di fucile ad uso caccia. Un altro cacciatore è stato deferito invece per resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo pur di evitare il sequestro dell'arma, sarebbe scappato abbandonando altri effetti personali che hanno condotto alla sua identificazione. Preannunciati intanto nelle prossime settimane controlli mirati contro le attività di bracconaggio e uccellaggione sul territorio agreste del promontorio caprese effettuate con mezzi di richiamo elettroacustici. (Fonte: Achille Talarico da Cronache di Napoli)

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