Fonte: Mauro De Riso da Metropolis
Castellammare di Stabia - Oltre mille viaggiatori nel primo weekend con la funivia del Faito in funzione, circa 700 ticket venduti nella sola giornata di domenica. L'opportunità di passare dal livello del mare a quota 1092 metri in soli 7 minuti fa gola agli amanti della montagna, che non vedevano loro di spiccare il volo sulla panarella per respirare l'aria pura del Faito. Il bel tempo ha fatto il resto e agevolato il boom di viaggiatori che, a partire da pasquetta, ha cadenzato la settimana successiva alla ripresa delle corse della funivia, con picchi notevoli durante il solo weekend. Una boccata d'ossigeno che coinvolge anche gli operatori del Faito, i quali hanno fatto registrare incassi importanti con l'arrivo della primavera, ma che non hanno tuttavia potuta ancora approntare la programmazione per il 2018. “Siamo felicissimi per la riattivazione della funivia, un servizio essenziale per far ripartire il turismo e l'economia sul Faito, - spiega Danilo Somma, titolare dell'hotel Sant'Angelo - Si tratta però di un punto di partenza e non di arrivo per il rilancio della montagna. La strada chiusa rappresenta un impedimento non da poco per chi intende pernottare qui senza dover sottostare agli orari della funivia. Speriamo che presto possa essere risolto anche quest'altro problema, che da tempo ormai attanaglia i residenti gli operatori del Faito”. La funivia ha fatto registrare 1750 viaggiatori nella sola giornata di Pasquetta, imponendo l'estensione del servizio ben oltre le 16.35, quando era prevista l'ultima corsa. L'enorme afflusso di turisti, infatti, ha determinato una lunga sequenza di viaggi fino al tramonto, con una fila di circa 200 persone in attesa di scendere a valle dopo la classica gita di pasquetta, giovani e adulti che non vedevano l'ora di godersi il Faito, con annesso lo sfondo successivo del golfo di Napoli.
Un'autentica manna dal cielo per tanti, sulla scia della promessa mantenuta dall’Eav di riattivare la funivia entro primavera. Ma numerosi sono i problemi ancora irrisolti. “Sono estremamente felice per la riattivazione delle corse della funivia, che di certo ha giovato a tutti. - spiega Giacomo Vanacore, titolare del bar Belvedere è presidente dell'associazione FaiRete, che ingloba gli operatori del Monte che domina la catena dei Lattari. - Ma è inaccettabile che la strada che conduce al Faito sia chiusa da tempo immemore. C'è una responsabilità evidente da parte delle istituzioni. Mi riferisco alla Regione Campania, alla Città Metropolitana e al Comune di Vico Equense, che hanno contribuito a questa situazione tutt'altro che agevole per noi. La funivia resta una pietra miliare del rilancio, ma mi chiedo come possano sopravvivere gli imprenditori che si trovano a qualche chilometro di distanza dalla stazione senza un servizio di navette che dal piazzale conduce i turisti verso le attrazioni della montagna. La soddisfazione per questo primo risultato raggiunto, dunque, va di pari passo con la consapevolezza che qui c'è ancora tanto da fare.”
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