di Filomena Baratto
Vico Equense - Ieri sera, all’Hotel e Resort Le Axidie, a Marina di Seiano, Vico Equense, il primo autore della rassegna estiva Ubik vista mare 2019, Aldo Cazzullo.
A presentare la serata Giovanna Starace, direttrice dell’evento, e la giornalista Armida Parisi.
Aldo Cazzullo, giornalista, editorialista e inviato speciale del Corriere della Sera, prima ancora de La Stampa, nonché scrittore, grande osservatore dei nostri tempi con uno sguardo al passato, ha presentato il suo ultimo libro “Giuro non avrò più fame”, pubblicato da Mondadori, settembre 2018.
La frase tratta dal romanzo di Margaret Mitchell, Via col vento, del 1936, che l’autore prende a prestito come titolo è per tracciare gli anni della ricostruzione. Un excursus politico, sociale e culturale dalla fine della seconda guerra con particolare attenzione all’anno 1948. La lezione viene dai nonni, generazione che viveva di poco, ma sapeva sorridere e gioire e aveva rispetto per la vita. Grazie a loro abbiamo avuto in consegna l’Italia del benessere, noi che la guerra l’abbiamo conosciuta solo sui libri. Il confronto con la nostra epoca all’interno del testo è continuo, con analogie e differenze che lasciano comprendere i cambiamenti avvenuti nel tempo. La frase della protagonista di Via col vento, Rossella O’Hara, rievoca il momento in cui, tornata nella sua desolata terra di Tara, strappa una radice e, tenendola in mano, giura che non soffrirà più la fame.
L’autore ripercorre gli anni in cui grandi uomini politici hanno reso possibile i cambiamenti necessari per migliorare le sorti del paese uscito da una guerra disastrosa. “Anche oggi siamo un paese da ricostruire. Vediamo come abbiamo fatto l’altra volta”. E’ questo lo spirito con cui l’autore affronta la disamina storica. Se è stato possibile allora, anche oggi
possiamo farcela. Viviamo i tempi della sfiducia, delle lamentele, delle offese anche quando si tratta della nostra patria. La storia ci pone alla ricerca di cure e antidoti per sanare le difficoltà della vita. E’ un racconto piacevole di quei tempi, con riferimenti e testimonianze con cui l’autore tesse un’Italia di grandi valori e conquiste che non vanno ricusati, ma presi a modello per poter ricostruire una seconda volta quello che non abbiamo saputo mantenere e che è costato alle generazioni precedenti. I tempi cambiano e il progresso ha fatto la sua parte e in questa corsa odierna, dove tutto nasce e muore rapidamente, gli esempi di un passato non così lontano, sono una vera lezione. Grande partecipazione di pubblico, in un’atmosfera incantata tra i toni violetti delle rocce e del mare e sotto strascichi di nuvole trasportate dalla brezza in un cielo che lasciava i toni del tramonto per quelli bui della notte. La platea a bordo piscina è stata completamente rapita dalle parole dell’autore, protagonista della serata, accanto all’altra, la storia, vera maestra di vita.
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