di Harry di Prisco
Il progetto europeo di rigenerazione punta a trasformare il paesaggio-agro urbano i suoli abbandonati e depredati possano essere fonte produttiva e di benessere per la comunità
Il Comune di Pozzuoli, in collaborazione con il partenariato Monterusciello Agro City (MAC), ha presentato nella serata del 20 luglio i risultati raggiunti dal MAC, un progetto cofinanziato dall’Urban Innovative Action. Location dell'evento sono state alcune aree del progetto situate nei pressi di “Torre Santa Chiara”.
«Il progetto Monteruscello Agro City è un bell’esempio di collaborazione positiva tra un ente pubblico e i partner privati, perché è il primo progetta che realizza una serie di opere di recupero urbano con ampie ricadute sul territorio, mentre i secondi sviluppano attività economiche che producono beni unici, suscettibili di essere valorizzati e destinati ad andare sul mercato: è questo un modo corretto di interpretare l’intervento pubblico nell’economia, rispettoso dei ruoli di ciascuno». Così Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Napoli, presente agli orti sperimentali MAC.
Il lavoro avviato tre anni fa, a seguito della vittoria del Bando Europeo Urban Innovative Actions, ha visto la città di Pozzuoli tra le prime in Italia a implementare questo tipo di progetto. MAC rappresenta un asset strategico di riqualificazione del quartiere con rilevante ricaduta su tutta l'area flegrea.
‹‹La nostra terra dà buoni frutti›› ha esordito Vincenzo Figliolia, Sindaco della città di Pozzuoli, che ha continuato: ‹‹Grazie al progetto MAC abbiamo portato alla ribalta e valorizzato quella che è un'antica vocazione del nostro territorio, con la speranza che i giovani possano riscoprirla e cogliere l'occasione.
L'attività di rigenerazione agricola svolta in questi anni a Monterusciello e molto apprezzata in Europa, ci ha consentito di creare i presupposti affinché ci possa essere sviluppo in questo campo, oltretutto in questa parte di città a cui teniamo molto. I segnali sono incoraggianti. Ringrazio quanti hanno lavorato su questo progetto, portando avanti con determinazione ed efficacia l'iniziativa››. Con la conclusione della prima fase è terminata la sperimentazione che ha visto circa 4 ettari di suolo pubblico comunale rigenerati attraverso tecniche di agricoltura all'avanguardia con la pulizia e riqualificazione di circa 30 ettari totali. Grande soddisfazione da parte dell'Assessore al Governo del territorio Roberto Gerundo, «Con la giornata di oggi si inaugura un occasione emblematica per il MAC, dimostrando come suoli abbandonati e depredati possano essere fonte produttiva e di benessere per la comunità, senza dimenticare la creazione di nuove opportunità per il territorio, con la dimostrazione offerta dagli chef del territorio flegreo abbiamo mostrato le grandi potenziali del progetto nella creazione di una filiera a km 0». Intanto il cronoprogramma si avvia alla fase definitiva, saranno poste le basi per il futuro sviluppo e la gestione delle aree e su questo argomento è intervenuto Agostino Di Lorenzo Project Manager Mac, che ha dichiarato ‹‹L’evento di oggi dimostra in modo tangibile le potenzialità del progetto MAC per la futura trasformazione sociale ed economica del quartiere. I terreni messi a coltivazione, in via sperimentale, possono confermare questa ritrovata vocazione e diventare sede di impresa e fonte di reddito, sviluppando una rete virtuosa di operatori del territorio e governance innovativa, nel segno della collaborazione tra Ente pubblico e soggetti privati››. I prodotti degli orti sperimentali MAC, come il pomodoro cannellino flegreo, sono stati declinati, per l’occasione, da alcuni dei protagonisti della ristorazione flegrea, tra cui lo stellato Caracol di Bacoli, Punto Nave e Pizza in grammi che hanno sedi a Monterusciello a due passi dagli orti MAC, Serapide, Villa Elvira e White Chill Out di Pozzuoli. In abbinamento sono stati serviti i vini di Agriflegrea e quelli di Cantine La Sibilla. Grande e qualificata la partecipazione all'evento, con la presenza di molte associazioni del territorio ed esperti del settore. Tra gli altri sono interventi, Alberto Ritieni professore di Chimica degli Alimenti Università Federico II, Luca Iovine divulgatore CCS, Massimo di Porzio Presidente Fipe Campania.
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