Vico Equense - I Consiglieri comunali di minoranza, lo scorso novembre, hanno fatto richiesta al Comune di Vico Equense per avere le credenziali per accedere al registro del protocollo informatico al fine di esercitare la funzione di controllo anche da remoto, con la sola visione dell’oggetto del documento, senza dover sempre gravare sugli uffici comunali. “Ci è stato risposto – commenta Maurizio Cinque – che l’Ente non è organizzato per fornire questo tipo di servizio”. In materia di diritto di accesso del consigliere da remoto la giurisprudenza amministrativa si è espressa in senso positivo. “Ci sono sentenze e una direttiva del Ministero dell’Interno che è chiara” rimarca il leader dell’opposizione. “Tuttavia – continua Maurizio Cinque – c’è un centro di elaborazioni dati su cui il Comune negli anni trascorsi ha investito risorse ingenti e costa per i prossimi due anni 200 mila euro. È mai possibile – si chiede - che non ci sia la possibilità di rendere fruibile un diritto riconosciuto al Consigliere comunale? Dal punto di vista tecnico informatico – conclude Cinque – la soluzione è semplicissima. Resto perplesso per questa risposta.”
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