Mal di turismo. Una bestemmia qualche tempo fa, una diagnosi precisa oggi. Questi i temi al centro del dibattito nella sala consiliare del Comune di Sorrento su iniziativa dell'Associazione Aria Nuova e dell'Arcidiocesi Sorrento-Castellammare. Di overtourism si può anche morire? Le risposte arrivate dagli esperti riuniti a Sorrento hanno sottolineato che ci si può ammalare e anche in maniera molto seria come è accaduto a Barcellona o come l'invasione delle friggitorie nel centro storico di Napoli. Un tema, questo, che sta molto a cuore al sindaco di Sorrento, Massimo Coppola che a due giorni dagli stati generali del turismo, ha voluto ribadire che Sorrento è pronta a rinunciare a una fetta del movimento turistico per favorire una maggiore vivibilità della città. «È chiaro però - ha ribadito il sindaco - che prima di tutto vogliamo attenzione e aiuti: trasporti efficienti e possibilità di adeguare gli organici. Non possiamo più gestire 70-80 mila persone al giorno, con un organico comunale tarato su 16 mila persone».
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