Vico Equense - Proteggere il Faito dagli incendi grazie a un impianto in grado di servire tutta la montagna. Postazioni con bocchettoni e tubi da installare in punti strategici, previsti nel piano finanziato dal ministero dell'Interno per due milioni e mezzo di euro. L'appalto è stato pubblicato e assegnato dal comune di Vico Equense, ma arriva lo stop da parte del Parco regionale dei Monti Lattari. «Le finalità di protezione ambientale e civile non derogano alle norme di salvaguardia - scrive il presidente Tristano dello Joio - e alle finalità degli interessi di tutela di questo Ente Parco. Il rilascio del nulla osta preventivo era subordinato all'acquisizione dei pareri degli enti proprietari». Per quanto scritto il Parco ieri ha revocato il suo lasciapassare all'opera, aspettando che il Comune interpelli i proprietari del villaggio Monte Faito, ovvero Regione e Città Metropolitana. «Il progetto è stato inviato, valutato dal Ministero dell'Interno nonché ammesso a finanziamento su fondi a valere del Pnrr, privo delle necessarie autorizzazioni degli Enti proprietari». Si legge così nell'atto che segue un preavviso dell'8 maggio scorso nel quale si avviava il procedimento di sospensione per la zona "A" dell'area protetta del Parco Regionale dei Monti Lattari dove non è ammesso alcun intervento, né tantomeno interventi modificativi del suolo». Per un'altra area, riconosciuta come "B" si rilasciava invece il nullaosta, dopo aver ascoltato anche Regione e Città Metropolitana:
«È consentita la posa di tubazioni interrati per reti di distribuzione dei servizi di pubblico interesse, che non comportino danni per alberature di alto fusto né la modifica permanente della morfologia del suolo». Ieri la sospensione secondo il Parco delle opere nelle diverse aree. «Al momento parliamo solo di una minima parte del progetto - fa sapere Francesco Iovine, responsabile dell'ufficio Europa di Vico Equense - per il quale il Parco ha avviato la procedura di sospensione a maggio. Non abbiamo ricevuto altri documenti. Il progetto nella sua interezza ha un valore straordinario per la protezione dell'intera montagna e ad ogni atto abbiamo risposto nel merito al Parco». Insomma un botta e risposta tra gli uffici ancora in corso, mentre la stagione estiva è ormai alle porte. Nel 2017 un tremendo incendio devastò parte della montagna proprio sul versante vicano. (f.d'a. da Il Mattino)
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