domenica 9 marzo 2025

Eccellenze dell'agricoltura le castagne del Faito candidate al marchio Igp

LA PROPOSTA 

di Dario Sautto - Il Mattino 

Pimonte - La Fondazione Monti Lattari, la Regione e tre Comuni insieme per valorizzare un prodotto di eccellenza come la castagna del Monte Faito. Anche un piccolo passo avanti per ottenere la denominazione Igp per un prodotto che cresce solo nell'area dei Lattari. «La Castagna del Monte Faito, storia di un territorio verso l'Igp. Un'opportunità per una crescita sostenibile e il rilancio del territorio» è stato il tema del convegno che si è tenuto presso l'agriturismo «La Quiete» di Pimonte e che ha rappresentato un momento significativo nel percorso per il riconoscimento Igp di questo prodotto. L'iniziativa, fortemente voluta dalla Fondazione Onlus dei Monti Lattari, guidata dalla presidente Mariella Verdoliva, e dall'amministrazione di Pimonte con il sindaco Francesco Somma, il presidente del consiglio comunale Pasquale Somma e tutti gli altri rappresentanti della maggioranza, ha visto la partecipazione di politici ed esperti del settore. L'evento è stato organizzato nell'ambito di un progetto finanziato dall'agenzia Campania Turismo e dalla Regione, e vede impegnati in prima linea anche i Comuni di Castellammare di Stabia e Vico Equense, in particolare nel rilancio della sentieristica. Non a caso, nell'ambito dello stesso progetto, vengono promosse escursioni lungo alcuni sentieri come «il Passo di San Catello.

IL CONFRONTO 

«Abbiamo tutti insieme fatto un altro importante passo avanti verso l'Igp della castagna del Monte Faito afferma Mariella Verdoliva . Adesso adottiamo un castanicoltore, poiché attraverso la cura della montagna possiamo salvaguardare i nostri martoriati territori dal dissesto e sviluppare una economia sostenibile. Occorre crederci insieme, ciascuno nel proprio ruolo». Anche per Francesco Somma «è stato compiuto un passo importante verso il riconoscimento Igp, che tutela la qualità e l'identità di un prodotto simbolo. Un'opportunità concreta per lo sviluppo agricolo ed economico del nostro territorio, che come amministrazione ci impegniamo a valorizzare ogni giorno». Al convengo sono intervenuti inoltre Nunzia Acanfora (assessore alle Attività Produttive di Castellammare di Stabia), Alfredo Rosalba (sindaco di Casola di Napoli), Annalisa Starace (assessore all'Agricoltura di Pimonte) e Giuseppe Guida (presidente del Gal Terra Protetta). Ad illustrare invece gli aspetti tecnici sono stati Roberto Mazzei (direttore distretto delle castagne e marroni della Campania), Italo Santangelo (agronomo e pubblicista) e Teresa Del Giudice (ordinario di politica agraria dell'università Federico II di Napoli). Le conclusioni sono state affidate all'assessore regionale Nicola Caputo. Importante anche il ruolo di Coldiretti Napoli con Luciano Scala. Presenti gli alunni della sede distaccata dell'istituto alberghiero «Raffaele Viviani» di Castellammare che, guidati dal maestro chef Aniello Somma, hanno preparato un buffet con piatti a base di castagna. Per l'assessore Caputo «l'obiettivo principale dell'incontro, a cui hanno preso parte i produttori del territorio, è quello di riflettere sulle azioni da intraprendere per valorizzare le eccellenze locali, con particolare attenzione alla castagna del Monte Faito, simbolo di un territorio ricco di storia e un'eccellenza indiscussa della Campania. Dobbiamo fare ogni sforzo per superare la frammentazione delle aziende, e per questo stiamo attuando iniziative strategiche a livello di filiera per favorire lo sviluppo delle nostre risorse locali». «Speriamo che la Castagna afferma l'assessore Nunzia Acanfora diventi un altro elemento che possa mettere in luce un territorio come Castellammare, importante per la sua posizione strategica tra il mare e la montagna, e per la quantità di attrazioni turistiche e culturali che possiede».

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