domenica 13 aprile 2025

Penisola, sanità nel caos è già allarme per l'estate

Pochi medici: a Sorrento meno posti letto Pronto soccorso chiuso, picchetto a Vico 

IL CASO 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Penisola sorrentina - Personale medico ridotto all'osso, a rischio l'assistenza sanitaria negli ospedali della penisola sorrentina. Una situazione di emergenza che si trascina da tempo, ma che ora potrebbe precipitare. Ad allarmare la popolazione la notizia di un possibile ulteriore ridimensionamento delle prestazioni offerte presso il «Santa Maria della Misericordia» di Sorrento. 

IL PIANO 

Il direttore medico della struttura, Maria Amparo Manganaro, per garantire la continuità assistenziale nel pronto soccorso, attualmente assicurata grazie ai turni svolti da personale di altri reparti, ha proposto ai vertici dell'Asl Napoli 3 Sud l'accorpamento temporaneo della cardiologia e della medicina, con riduzione dei posti letto in questa seconda unità operativa da 10 a 4, «da rimodulare in caso di bisogno».

 

Al momento si tratta di una ipotesi, ma di certo non c'è da stare sereni, anche perché siamo agli albori della nuova stagione turistica che nei prossimi mesi porterà a Sorrento migliaia di persone da tutto il mondo. Anche per questo il primo a muoversi è stato Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi. Dopo aver rappresentato al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l'opportunità di fronteggiare le carenze mediche e l'emergenza sanitaria sul territorio, ha incontrato il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo, per discutere delle problematiche che attanagliano i presidi della Costiera. «Abbiamo illustrato una serie di criticità che rischiano di compromettere l'assistenza a Sorrento nell'ottica della prospettiva di una offerta turistica che investe migliaia di ospiti delle strutture ricettive - spiega il numero uno degli albergatori -. Abbiamo evidenziato ipotesi operative e carenze organizzative che non si possono ignorare e che in alcun modo sono collegabili alla realizzazione di un nuovo ospedale, con l'opportunità di razionalizzare l'esistente tra i presidi ospedalieri di Sorrento e Vico Equense». Il presidente di Federalberghi Penisola Sorrentina ha, quindi, preso atto delle rassicurazioni arrivate dai responsabili del servizio sanitario. «La direzione strategica Asl Napoli 3 Sud afferma il direttore generale Giuseppe Russo compatibilmente con le risorse disponibili, è impegnata a potenziare quanto più possibile l'offerta in penisola sorrentina, con particolare riferimento al presidio ospedaliero di Sorrento ed ai servizi territoriali. Ciò in vista anche dell'imminente apertura della stagione turistica che porterà nei comuni dell'area numerosi ospiti provenienti da ogni parte del mondo. La collaborazione con Federalberghi per noi è un importante elemento di stimolo per lo svolgimento del nostro compito istituzionale in termini di efficacia ed efficienza». 

LA PROTESTA 

Ma in Costiera ci sono anche altre criticità, prima tra tutte il perdurare della chiusura del pronto soccorso del «De Luca e Rossano» di Vico Equense deciso durante la pandemia, tanto che per ieri mattina è stato organizzato un picchettaggio davanti alla struttura. «Non possiamo restare in silenzio mentre si cancella un servizio essenziale per la tutela della vita di noi cittadini - fanno sapere gli organizzatori della protesta -. Vogliamo far sentire la nostra voce, per dire con forza che la salute non è un privilegio ma un diritto. La chiusura del pronto soccorso non è solo un problema sanitario, è una questione di giustizia sociale».

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