Era originario di Vico Equense
Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l'operatore di bordo della funivia di Monte Faito che è precipitata in seguito al distacco di un cavo. La moglie, in lacrime, è arrivata presso la stazione Circum di Castellammare di Stabia. Parlato, 59 anni, originario di Vico Equense, abitava a Castellammare con la moglie e un figlio di 22 anni. Suo fratello pure lavora in Eav, l'azienda regionale dei trasporti, come autista. Chi è salito in Funivia sul Faito lo ricorda come un uomo sempre sorridente, serissimo sul lavoro ma anche pronto alla battuta, sempre composta ma efficace, coi turisti che avevano timore dell'altezza e veniva rasserenati con consigli o l'invito a guardare il panorama. «Vico Equense è sconvolta, stretta in un dolore profondo e collettivo - si legge in un messaggio sulla sua pagina social, carica di foto dell'impianto che testimoniano la passione per il suo lavoro -.H a perso uno dei suoi figli migliori. Una persona amata, stimata e conosciuta da tutti». «Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole - è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -. Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità». La tragedia di oggi pomeriggio «merita innanzitutto rispetto per le vittime, ma un attimo dopo va fatta luce sulle motivazioni che hanno provocato prima un guasto dell'impianto e poi la rottura di un cavo, con conseguente caduta di una cabina con 5 persone a bordo, di cui 4 passeggeri e il macchinista dell'Eav», dice invece l'organizzazione sindacale Usb.
«Esprimiamo cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie e pretendiamo di sapere se da parte dell'azienda e degli organi di controllo siano state scrupolosamente rispettate tutte le misure di sicurezza e l'insieme dei protocolli necessari per garantire la riapertura stagionale della funivia del monte Faito». Ai familiari del macchinista e delle altre vittime della tragedia anche il cordoglio del ministro della Cultura Alessandro Giuli ieri a Napoli: «Con profonda commozione esprimo il cordoglio mio personale e di tutto il ministero della Cultura per la tragica sciagura della cabina precipitata a Monte Faito. Un luogo simbolico, quest'ultimo, custode di bellezze naturali, vederlo oggi teatro di una simile tragedia ci addolora profondamente. Alla comunità colpita e a tutti coloro che stanno affrontando le conseguenze di questo dramma va il nostro pensiero più sincero». Nino Simeone, presidente commissione Trasporti del Comune di Napoli: «Da cittadino e da uomo dei trasporti, mi stringo con commozione al dolore dei familiari delle vittime e di tutta la comunità Eav, che oggi piange Carmine, uno dei suoi uomini migliori, caduto mentre svolgeva con dedizione il proprio lavoro». (Il Corriere del Mezzogiorno)
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