venerdì 18 aprile 2025

Carmine Parlato il macchinista sorridente rimpianto da tutti

Era originario di Vico Equense 

Si chiamava Carmine Parlato ed era un iscritto alla Filt Cgil l'operatore di bordo della funivia di Monte Faito che è precipitata in seguito al distacco di un cavo. La moglie, in lacrime, è arrivata presso la stazione Circum di Castellammare di Stabia. Parlato, 59 anni, originario di Vico Equense, abitava a Castellammare con la moglie e un figlio di 22 anni. Suo fratello pure lavora in Eav, l'azienda regionale dei trasporti, come autista. Chi è salito in Funivia sul Faito lo ricorda come un uomo sempre sorridente, serissimo sul lavoro ma anche pronto alla battuta, sempre composta ma efficace, coi turisti che avevano timore dell'altezza e veniva rasserenati con consigli o l'invito a guardare il panorama. «Vico Equense è sconvolta, stretta in un dolore profondo e collettivo - si legge in un messaggio sulla sua pagina social, carica di foto dell'impianto che testimoniano la passione per il suo lavoro -.H a perso uno dei suoi figli migliori. Una persona amata, stimata e conosciuta da tutti». «Siamo di fronte ad una tragedia che lascia senza fiato e senza parole - è il commento del segretario generale della categoria, Angelo Lustro e del segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci -. Ora è il momento del cordoglio e del silenzio per le vittime di questa immane ed assurda tragedia. Poi verrà il momento di accertare con esattezza le cause e le responsabilità». La tragedia di oggi pomeriggio «merita innanzitutto rispetto per le vittime, ma un attimo dopo va fatta luce sulle motivazioni che hanno provocato prima un guasto dell'impianto e poi la rottura di un cavo, con conseguente caduta di una cabina con 5 persone a bordo, di cui 4 passeggeri e il macchinista dell'Eav», dice invece l'organizzazione sindacale Usb.

 

«Esprimiamo cordoglio per le vittime e vicinanza alle famiglie e pretendiamo di sapere se da parte dell'azienda e degli organi di controllo siano state scrupolosamente rispettate tutte le misure di sicurezza e l'insieme dei protocolli necessari per garantire la riapertura stagionale della funivia del monte Faito». Ai familiari del macchinista e delle altre vittime della tragedia anche il cordoglio del ministro della Cultura Alessandro Giuli ieri a Napoli: «Con profonda commozione esprimo il cordoglio mio personale e di tutto il ministero della Cultura per la tragica sciagura della cabina precipitata a Monte Faito. Un luogo simbolico, quest'ultimo, custode di bellezze naturali, vederlo oggi teatro di una simile tragedia ci addolora profondamente. Alla comunità colpita e a tutti coloro che stanno affrontando le conseguenze di questo dramma va il nostro pensiero più sincero». Nino Simeone, presidente commissione Trasporti del Comune di Napoli: «Da cittadino e da uomo dei trasporti, mi stringo con commozione al dolore dei familiari delle vittime e di tutta la comunità Eav, che oggi piange Carmine, uno dei suoi uomini migliori, caduto mentre svolgeva con dedizione il proprio lavoro». (Il Corriere del Mezzogiorno)

Nessun commento: