 |
Cinque e Tito |
Vico Equense/Meta - Con la pronuncia della Corte Costituzionale sull'impossibilità di un terzo mandato per Vincenzo De Luca si è ufficialmente aperta la campagna elettorale per le Regionali in Campania. Una partita che, per, ora, si gioca ancora nel sottobosco con schermaglie, incontri privati, telefonate. Una fase in cui le dichiarazioni pubbliche non corrispondono mai al vero e nascondono grandi manovre per trovare accordi e convergere sul nome che possa garantire, a destra o a sinistra, la conquista di palazzo Santa Lucia. Per Giuseppe Tito, sindaco di Meta e consigliere metropolitano, lo stop a De Luca non cambia i suoi piani: è pronto a rappresentare il territorio in consiglio regionale. Tito pone solo una condizione: la sua candidatura deve nascere da un confronto prima e dal sostegno poi dei sindaci della penisola sorrentina. Una condizione alquanto difficile da realizzarsi, poiché la logica dello schieramento prevarrà sui contenuti. Da che mondo e mondo è sempre stato così. Intanto continua a sparare a zero contro il consigliere regionale Gennaro Cinque. I due erano amici, e condividevano sfumature dello stesso stile del fare, anche se da posizioni politiche opposte. Tito continua con la solita tiritera: cosa ha fatto Gennaro Cinque per il territorio? Non ha mai convocato una riunione per discutere dei problemi della costiera: trasporti, viabilità, sanità. Non ha coinvolto i sindaci del territorio. Non ha mai condiviso scelte e programmi. In poche parole, non si è mai fatto vedere. Dal canto suo, Gennaro Cinque ha deciso di ricandidarsi al consiglio regionale. A differenza dei suoi colleghi politici, Cinque usa poco, anzi, quasi niente, i social network per comunicare con gli elettori, pur avendo nel suo staff geni del settore che lo seguono in regione e a ogni campagna elettorale. Questo approccio più “leggero”, è decisamente in controtendenza rispetto a quella degli altri consiglieri regionali, che sono molto attivi online e non perdono occasione per commentare quello che succede sul territorio o per raccontare la loro attività politica. In un contesto del genere risulta difficile capire la sua attività politica. Ma quella di Gennaro Cinque è una strategia precisa oppure è dovuta ad altri fattori? Non avere una comunicazione sta pagando in qualche modo? Ai posteri l'ardua sentenza.
Nessun commento:
Posta un commento