Nursing Up accende i riflettori sulla crisi della sanità in penisola sorrentina e lancia un appello ai vertici dell'Asl per contenere le carenze di organico
di Michele De Feo - Metropolis
«La situazione della sanità in penisola è sempre più preoccupante». A lanciare un nuovo accorato appello è il sindacato Nursing Up, che in una nota inviata ai vertici dell'Asl Napoli 3 Sud, ai direttori di presidio e ai sindaci della penisola sorrentina denuncia "gravi carenze" di personale infermieristico e operatori socio-sanitari (Oss), chiedendo l'immediato blocco di ogni trasferimento interno fino almeno al 10 ottobre 2025. Il grido d'allarme si fa ancora più forte rispetto al passato. Secondo quanto riportato nella comunicazione ufficiale datata 24 aprile 2025, i pochi infermieri rimasti sono costretti a reggere turni e carichi di lavoro "insopportabili, in un contesto già segnato da criticità strutturali e dalla difficoltà a garantire livelli adeguati di assistenza sanitaria. A distanza di oltre un anno dalla pubblicazione delle graduatorie di mobilità, i vincitori continuano a essere trattenuti nelle aziende di provenienza, aggravando una situazione già complessa. Nel frattempo, lamenta Nursing Up, l'azienda sanitaria ha disposto trasferimenti di infermieri verso altre strutture, come Torre del Greco o sedi territoriali, senza che vi sia stata una contestuale sostituzione. La tensione cresce anche a seguito delle elezioni Rsu appena concluse, che avrebbero anticipato ulteriori spostamenti di personale, generando un quadro di incertezza e di disparità", dove, secondo il sindacato, sembrerebbe esistere una gestione "a fisarmonica" dei criteri di autorizzazione ai trasferimenti, con lavoratori di "serie A e di serie B".
«Come è possibile si legge nel documento che vengano concessi pareri favorevoli ai trasferimenti mentre, nello stesso momento, si denunciano carenze di organico tanto da richiedere l'attivazione di procedure di mobilità regionale ed extra-regionale? E' un paradosso che sta avvilendo chi ogni giorno continua a garantire i servizi essenziali. Il sindacato contesta duramente quella che definisce una gestione "discrezionale", che rischia di trasformarsi in arbitrio e mina la fiducia tra lavoratori e amministrazione. Da qui la richiesta formale rivolta ai vertici dell'Asl: sospendere ogni trasferimento in atto o programmato almeno fino all'autunno, consentendo di affrontare in modo più ordinato e sicuro i mesi estivi, tradizionalmente caratterizzati da un forte aumento delle presenze in penisola. Inoltre, Nursing Up sollecita massima trasparenza nelle future procedure di mobilità interna, da effettuarsi solo successivamente alle nuove immissioni in servizio e nel rispetto delle regole fissate dal regolamento aziendale. Il rischio, conclude il sindacato, è quello di assistere a un ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro e, di conseguenza, della qualità dei servizi sanitari offerti a una popolazione che, soprattutto nei mesi estivi, cresce esponenzialmente. Nursing Up chiede che si apra subito un tavolo di confronto tra sindacati, vertici dell'Asl e rappresentanti istituzionali del territorio, per individuare soluzioni concrete e tempestive.
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