La sua Pasta e Patate al Provolone del Monaco conquistano il Chiostro della Lobra
di Antonino Siniscalchi
Massa Lubrense - Un profumo intenso di tradizione ha avvolto ieri sera il Chiostro del Convento di Santa Maria della Lobra, a Massa Lubrense, dove si è conclusa la manifestazione “Le Eccellenze del Territorio”, dedicata ai protagonisti della qualità e dell’identità locale. A chiudere la serata, con un tocco di autentica maestria, è stato Mimmo De Gregorio, chef e patron del celebre ristorante “Lo Stuzzichino” di Sant’Agata sui Due Golfi, che ha deliziato gli ospiti con la sua inconfondibile interpretazione della Pasta e patate con Provolone del Monaco Dop. Un piatto che, come sottolinea spesso De Gregorio, “non è solo una ricetta, ma un racconto di famiglia e di territorio”. In ogni mestolata c’è il sapore della Campania più vera: quella che sa trasformare ingredienti poveri in capolavori di gusto, grazie alla conoscenza, alla lentezza e alla passione per la materia prima. La ricetta, fedele alla tradizione ma arricchita dal tocco dello chef, prevede per quattro persone: 400 g di tubetti grandi o mezze maniche; 1 kg di patate; 200 g di Provolone del Monaco Dop; 1 cipolla; 1 gambo di sedano; rosmarino fresco; olio extravergine di oliva di Massa Lubrense. La preparazione parte da un soffritto di cipolla e sedano, tritati grossolanamente e rosolati in olio extravergine. Si aggiungono poi le patate tagliate a cubetti, un po’ d’acqua e un pizzico di sale, lasciando cuocere finché diventano morbide e cremose. Dopo circa quindici minuti, si aggiunge altra acqua e, al bollore, si versa la pasta, portandola a cottura in un composto denso e avvolgente.
Il segreto, come racconta Mimmo, è tutto nella mantecatura: una generosa grattugiata di Provolone del Monaco, che lega la pasta e le patate in un abbraccio filante e profumato. Per completare il piatto, si decorano le porzioni con spicchi del prezioso formaggio e un ciuffetto di rosmarino, che aggiunge freschezza e colore. “Ogni ingrediente parla della nostra terra – ha detto lo chef – dal latte dei pascoli di Monticchio al profumo degli ulivi di Massa Lubrense. La vera eccellenza nasce dal rispetto per la semplicità e dal lavoro quotidiano di chi crede ancora nei sapori autentici.” La degustazione ha strappato applausi sinceri: un piatto che unisce memoria e innovazione, tradizione contadina e tecnica moderna. Così, tra il calore del pubblico e il profumo della buona cucina, la serata si è conclusa nel segno dell’identità e dell’amore per il territorio.

Nessun commento:
Posta un commento