domenica 13 gennaio 2008
Diecimila contro Bassolino
I comitati di Pianura in lotta contro la discarica, i partiti del centrodestra, i commercianti di Chiaia, sono fra gli organizzatori della manifestazione che nel tardo pomeriggio ha portato diecimila persone in piazza a Napoli per chiedere le dimissioni di Bassolino. Tre i cortei che si sono ritrovati dinanzi alla sede della Regione Campania. Tanto il folklore. Un manifesto funebre affisso su una macchina annuncia la morte del Rinascimento Napoletano. Sulla vettura c'è una bara e dietro segue la processione dei militanti di An, autori dell'iniziativa. Due figuranti con la maschera di D'Alema e di Prodi ramazzano la strada dai rifiuti. Ma il principale bersaglio è il governatore campano, che qualcuno, vorrebbe in galera. Come spiega Alessandra Mussolini: «Per quello che ho visto a Pianura questi sono crimini, quindi non si devono dimettere, Bassolino e compagni devono andare in galera». Il portavoce dell'Udc, Francesco Pionati, chiede a Bassolino di scendere in strada per capire che non ha più la legittimazione dell'elettorato. Dello stesso parere il senatore Sergio De Gregorio. Per il leader della Democrazia Cristiana, Gianfranco Rotondi è ingiusto demonizzare Bassolino perché è tutto il centro sinistra che ha fallito. Gianni Alemanno (An), invita il Capo dello Stato a contribuire ad attribuire responsabilità precise a questa politica regionale ottenendo le dimissioni di Bassolino.
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