sabato 22 marzo 2008

"Caro D´Alema che fallimento i grandi progetti"

Il più drastico è il rappresentante della sezione Impianti, Maurizio Landolfi, che chiede a D´Alema di impegnarsi «affinché nessun politico della Regione Campania venga ricandidato. Sono disorientato, il fallimento è stato totale», spiega. Gli imprenditori napoletani pongono questioni e richieste. «Abbiamo 170 mila giovani emigrati in un anno - denuncia Diego Guida, responsabile del Centro studi - perdiamo l´unica risorsa reale del nostro territorio». Due ore di faccia a faccia. Il candidato del Pd, il vice premier Massimo D´Alema, annota e replica. «Dobbiamo fare un patto per Napoli, un patto che chiami tutti alle responsabilità» dice. Ammonisce: «Gli imprenditori del Sud dovrebbero saper mixare la protesta con l´orgoglio delle cose belle che si fanno. Le storie vincenti hanno una forza di trascinamento. Credo - aggiunge - nella possibilità di intervenire sui progetti». Non promette, però prospetta soluzioni. «Per le bonifiche territoriali disponiamo di grandi risorse. L´emergenza rifiuti è un fatto molto doloroso, è lo specchio della sconfitta dell´intera classe dirigente, dal 1994. Nessuno può dire: io non c´ero». Il tour napoletano per ora è finito, ma riprenderà il 25 con tappa a Scampìa. Maurizio Colella, sezione Legno, sottolinea che «Napoli Est è al tracollo. Invece della Cittadella della polizia e dalla zona franca, si sta facendo lo stoccaggio dei rifiuti». Ambrogio Prezioso, presidente dei costruttori, è per la sintesi: «Siamo sempre i primi nelle proposte e ultimi nell´attuazione». Parlano Olga Acanfora (sanità privata), Fabrizio Luongo di Casartigiani, Giuseppe Olivero, della Cna. Il presidente degli industriali, Giovanni Lettieri, consegna a D´Alema un documento di otto pagine con i "desiderata" delle aziende. «Sono dieci anni che non abbiamo più incentivi fiscali», chiarisce. «Credo si possa riconoscere una situazione di emergenza». «Napoli torni ad essere la locomotiva del Sud», dice il candidato, «dopo 15 anni di luci e ombre, ora si possono vedere più le ombre. L´amicizia non mi fa velo, e lo dico anche con pudore, ma a guardare questi anni forse ci sono più luci. Votiamo per il governo del Paese, e per Napoli non è irrilevante chi governa il Paese». (Patrizia Capua da la Repubblica Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Secondo me l'unica cosa che si dovrebbe mixare arrivati a questo punto è la capacità di mandare a casa D'Alema e la sua gente, fatta di superesperti rampanti e prezzolati, con l'elezione di persone capaci di amministrare "normalmente" la nostra regione.
Vedo difficile l'una e l'altra cosa. D'Alema non mollerà l'osso, in tanti anni hanno cercato di farlo fuori senza riuscirci anche quando ha preso delle cantonate mostruose, d'altro canto non esiste una classe politica degna di questo nome in Campania, basta guardare il panorama politico pre e post PD per rimanere sconcertati dalla pochezza dei nostri rappresentanti.

Che tristezza...