giovedì 24 luglio 2008
Bonelli (verdi), esposto a Procura e UE su libero accesso
Anche quest'anno si registrano centinaia di segnalazioni da cittadini a cui viene negato il “diritto al mare”, cioè l'accesso alla spiaggia. Di qui la decisione di Angelo Bonelli dei Verdi di ricorrere alle vie legali. ''Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica, in particolare a quella di Roma - riferisce Bonelli in una nota - ed una denuncia all'Unione europea affinchè si avvii anche un'indagine sulla gestione del demanio, visto che la privatizzazione è un'anomalia tutta italiana''. Secondo quanto afferma Bonelli ''sugli oltre 7mila km di spiagge italiane siamo arrivati ad una situazione allucinante: più del 45% è reso inaccessibile dl cemento e dagli stabilimenti. Inoltre - prosegue l'esponente del Sole che ride - dal dossier realizzato dai Verdi emerge, poi, che in molte città italiane come Roma, Genova, Livorno ed altre ancora risulta occupato l'80-85% degli arenili''. “Il mare - ha concluso Bonelli - oltre ad essere una questione ambientale si sta trasformando sempre più in una vera e propria questione sociale: una famiglia è infatti costretta a pagare dai 15 ai 20 euro al giorno solo per poter fare il bagno: non è più ammissibile che venga negato il diritto al libero e gratuito accesso, riconosciuto dalla legge e per questo abbiamo deciso di rivolgerci agli organi giudiziari e all’Europa”. A difesa dei cittadini i verdi mettono a disposizione un “Manuale di autodifesa del bagnante”.
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