giovedì 24 luglio 2008
Parcheggio Correale, riapre il cantiere
Sorrento - Ripresi i lavori di ampliamento del parcheggio Correale. Dopo il dissequestro dell’area di sosta disposto dal pm Stefania Didona, lo scorso 7 luglio, gli operai sono tornati al lavoro. La prima settimana, così come stabilito dal direttore dei lavori, l’ingegnere Antonio Elefante, è stata interamente dedicata alla messa in sicurezza del cantiere. Gli operai hanno anche provveduto al riempimento con calcestruzzo dei fori praticati nella struttura per eseguire i carotaggi. Quattro mesi i tempi previsti per l’ultimazione delle opere. «Tenendo conto dei periodi di ferie – precisa il sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino – contiamo di consegnare l’opera alla città entro le prossime festività natalizie». Immediatamente dopo il completamento dell’area di sosta dovrebbero prendere il via i lavori per il secondo lotto che prevede la realizzazione di 4 ascensori collegati ad una stazione sotterranea dalla quale si snodano 180 metri di tapis roulant che consentono di raggiungere l’area portuale di Marina Piccola. «L’iter progettuale è stato completato – spiega il sindaco Fiorentino – e potremmo già indire la gara internazionale per appaltare i lavori. Siamo in attesa solo dei finanziamenti che ci sono stati assicurati dalla regione nell’ambito del patto di reciprocità: realisticamente pensiamo che la gara verrà effettuata entro dicembre». Il costo di questa seconda parte di opere ammonta a circa 15milioni di euro, dei quali 11,5 dovrebbero essere reperiti grazie al contributo regionale e la parte restante dalle casse comunali. «Invece che contrarre un ulteriore mutuo – sottolinea il primo cittadino di Sorrento – pensiamo di poter ottenere i fondi necessari vendendo qualche immobile comunale inutilizzato e che non procura entrate, a fronte di un’opera fondamentale per la mobilità cittadina». Intanto si tirano le somme dei costi provocati dal sequestro del Correale. In base alle stime inserite nel bilancio per il 2008, si ipotizza di incassare dai ticket per la sosta, tra 1,1 e 1,2milioni di euro annui. Quindi per 8 mesi di stop forzato le perdite sono pari a circa 800mila euro. A ciò bisogna aggiunge gli aggravi degli interessi sul mutuo contratto con la Banca Opi. Per poter far slittare di un anno il pagamento delle prime 2 rate, la prima delle quali doveva essere versata lo scorso 30 giugno e la seconda il 31 dicembre prossimo, è stato necessario stipulare un accordo con i vertici dell’istituto bancario che portano un aggravio di interessi, spalmato nei 19 anni di durata restante del mutuo, pari a quasi 140mila euro. Altri 36mila euro rappresentano i costi per la sostituzione dei materiali ferrosi rimasti bloccati nel cantiere e resi inutilizzabili dalla ruggine. Tirando le somme, il sequestro del Correale ha provocato un danno per le casse comunali pari a circa 1milione di euro, senza contare le parcelle di avvocati e consulenti. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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