giovedì 31 luglio 2008
Nicolais incontra Napolitano
Nicolais in visita da Napolitano: ieri il segretario provinciale del Pd si è recato al Quirinale per un saluto al presidente della Repubblica. In particolare, dopo uno scambio di valutazioni sulla situazione napoletana, Nicolais e Napolitano si sono soffermati a parlare del futuro della Fondazione Cotec, l’organismo per l’innovazione tecnologica del quale l’ex ministro Nicolais è attualmente presidente e che è stato al centro del IV Symposium sull’Innovazione in Europa tenuto a Napoli nel mese scorso alla presenza dei presidenti Onorari delle tre Cotec di Italia, Spagna e Portogallo, Napolitano, il re Juan Carlo I di Spagna, il presidente del Portogallo, Anìbal Antònio Cavaco Silva, e del presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso. Il mandato di Nicolais è in scadenza, per cui l’attuale segretario del Pd provinciale ha presentato a Napolitano la lettera di dimissioni. Probabile una riconferma dell’ex ministro all’Innovazione tecnologica. Il colloquio è durato circa mezz’ora. Spiega Nicolais: «Nulla di particolare, siamo amici io e il presidente. E questi incontri avvengono di frequente. Gli ho voluto dare un saluto e un augurio di buone vacanze». Prima della visita al Quirinale, Nicolais aveva incontrato il segretario nazionale del Pd Walter Veltroni e il vicesegretario Dario Franceschini per presenziare al confronto con una delegazione dei sindacati Cgil-Cisl e Uil della funzione pubblica guidata da Carlo Podda, Rino Tarelli e Fioravante Bosco. Per il Pd, su richiesta di Veltroni, hanno preso parte all’incontro anche Linda Lanzillotta e Cesare Damiano (rispettivamente ministro della Pubblica amministrazione e viceministro del lavoro nel governo ombra del Pd), Nicolais, Tiziano Treu e Paolo Nerozzi. Al centro del confronto le questioni che investono il settore che comprende tutti i servizi pubblici essenziali, le strutture amministrative dello Stato e degli enti locali: da scenario la riforma del ministro Brunetta. Su questi temi anche Nicolais ha sottolineato la necessità di non penalizzare il pubblico impiego, di promuoverne l’efficienza e la produttività anche con profonde innovazioni da raggiungere col metodo del confronto. (cor.cas. il Mattino)
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