Dopo 35 anni di professione, Magdi Cristiano Allam lascia il giornalismo e fonda un nuovo partito: Protagonisti per l’Europa Cristiana che parteciperà alle prossime elezioni Europee. Alla cerimonia, svolta in un albergo a Fabrica di Roma, in provincia di Viterbo, dove Allam risiede da alcuni anni, hanno partecipato una cinquantina di co-fondatori. In platea, divisa a metà tra donne e uomini, nessun volto noto. «Nasciamo nella consapevolezza che la nostra Europa - ha detto Allam - è in preda ad una deriva etica che si alimenta in una concezione materialista e consumistica della vita». E ancora: «Nel quadro politico italiano, da destra a sinistra, c’è una preoccupante anarchia dei valori che noi vogliamo colmare». Di qui la puntualizzazione dei punti fermi della nuova formazione politica: «È un delitto la pratica dell’aborto», «siamo contro l’eutanasia». E ancora: «No ai matrimoni gay e no al divorzio».
Uno dei leader (!) degli undici partiti (?) che sono nell’orbita del Cavaliere, Stefano Caldoro, nientemeno segretario del «nuovo partito socialista» (nella tomba si rivoltano Turati, Matteotti, Nenni, Saragat, De Martino e Craxi), ha dichiarato che per stare nel Pdl, lui e gli altri soci, vogliono «pari dignità» rispetto a Fi e An. Cioè, «essere riconosciuti come terzo soggetto fondatore del Pdl».
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