venerdì 12 giugno 2009
Provincia: il seggio a disposizione di chi non ha voce!
Provincia di Napoli - Questione morale, ambiente, pianificazione territoriale e centralità del lavoro: sono questi i temi dai quali vuole ripartire Tommaso Sodano per fare opposizione in consiglio provinciale a Napoli. “La vittoria del centrodestra è una realtà con la quale bisogna fare i conti – spiega Sodano in conferenza stampa a Napoli – ma noi faremo un’opposizione forte e di merito per rappresentare un’alternativa politica e culturale a un centrodestra che vince grazie al voto di protesta e di delusione nei confronti del centrosinistra in Campania. Vogliamo provare, partendo dall’opposizione in consiglio provinciale, a essere un laboratorio in cui si sperimentano forme nuove di partecipazione democratica, di denuncia civica dando voce a coloro che non hanno rappresentanza costituendo - aggiunge Sodano - una nuova modalità di governo e costruendo, nei fatti, una discontinuità con le modalità che hanno caratterizzato i governi di centrosinistra in Campania. Bisogna premettere che un ciclo politico si è chiuso definitivamente e solo partendo da questo riconoscimento si possono creare le condizioni per coagulare le forze di sinistra e progressiste e arginare l'avanzata della destra”. A tal proposito il candidato alla presidenza sostenuto da Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Diritti@sinistra si rivolge a Luigi Nicolais: “Rivolgo il mio appello a Nicolais affinché resti in Provincia per costruire un argine contro il rischio di un nuovo sacco del territorio che la destra potrebbe mettere in atto”. Sui temi ambientali e sull’emergenza rifiuti che, da sempre, hanno visto Sodano protagonista attivo sia nel corso di quest’ultima campagna elettorale sia durante tutta la sua vita politica, Sodano spiega: “Diciamo due no decisi all’apertura dell’inceneritore per la città di Napoli ed alla discarica di Terzigno all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, mentre l’unico sì da parte nostra sarà per la chiusura immediata della discarica di Chiaiano”. Sulla questione morale: “Avevo già espresso forti dubbi sulla figura inquietante del neo presidente Cesaro durante la campagna elettorale a cui bisogna aggiungere preoccupazioni per alcuni eletti in consiglio provinciale per gli interessi che rappresentano”. Infine un’analisi sul voto tra Europee e Provinciali che ha visto un calo nella tornata riguardante l’ente di piazza Matteotti: “La mancanza del voto disgiunto – conclude Sodano - ha certamente influito negativamente sull’esito finale, così come la presenza di altre quattro liste con il simbolo della falce e martello che possono aver contribuito a creare confusione e la presenza di ben 26 liste che hanno reso più difficile una campagna sui contenuti lasciando spazio solo alla competizione sui territori”.
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