giovedì 13 agosto 2009

Attracchi abusivi, denunciate 8 persone

Massa Lubrense - Scatta il blitz dei militari dell’Arma nelle acque della baia di Marina del Cantone in collaborazione con la guardia costiera di Massa Lubrense e Sorrento per le verifiche della occupazione abusiva delle aree di proprietà del demanio marittimo. Nel mirino del nucleo navale diretto dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinato dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento gli ormeggi abusivi disseminati nella baia, in zona C della riserva marina protetta di Punta Campanella, ed indiscriminatamente utilizzati da imbarcazioni da diporto, oltre al rispetto delle norme di navigazione e di sicurezza da parte di motopescherecci. L’operazione si è conclusa con la denuncia di 7 persone, proprietarie di motoscafi abusivamente ormeggiati nello specchio d’acqua di Nerano, tutte deferite alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per il reato di collocazione abusiva di corpi morti per l’ancoraggio di natanti, in aggiunta ad un armatore di peschereccio denunciato per esercizio di pesca ed utilizzo di reti non segnalato. Sequestrati dai carabinieri del nucleo navale circa 30 corpi morti ed attrezzature di ancoraggio mentre altre imbarcazioni alla vista delle divise dei militari dell’Arma hanno preferito darsi alla fuga abbandonando precipitosamente lo specchio d’acqua di Marina del Cantone. Quasi una scena da film sotto la temperatura cocente di 30 gradi con i carabinieri piombati all’improvviso tra le imbarcazioni di tranquilli possidenti intenti a dedicarsi ad una brillante tintarella. Sanzioni amministrative per quelli beccati sul colpo, poca cosa per chi possiede una imbarcazione da diporto, ricerche da parte dell’autorità portuale per gli altri che hanno preferito defilarsi al largo ma che restano inchiodati dal numero di matricola. Per il resto la parola passa alla carta da bollo per le verifiche sulla legittimità dell’utilizzo dello specchio d’acqua di proprietà del demanio marittimo e delle concessioni rilasciate agli ormeggiatori del posto. Nel frattempo gavitelli ancorati sul fondo della baia, ancorotti ed altro rimangono confiscati ad opera del nucleo navale dei carabinieri di Sorrento con il blitz perpetrato con la motovedetta cc 514n. Per i denunciati, 3 marittimi di 39, 40 e 58 anni, un imprenditore 36enne, due noleggiatori di imbarcazioni da diporto di 40 e 50 anni, un 54enne noleggiatore di attrezzature balneari, tutti di Massa Lubrense scatta la denuncia per avere collocato corpi morti in assenza di concessioni rilasciate dagli enti di competenza sul fondale marino dell’area protetta ancorando natanti di loro proprietà e determinando in tal modo pericolo per la navigazione in una zona ad elevato traffico nautico. Discorso diverso per un 47enne di Vico Equense presidente di una società armatrice di barche da pesca che in qualità di armatore e comandante di un peschereccio è stato intercettato dai carabinieri mentre utilizzava reti da pesca omettendo di segnalarne la presenza in mare. E’ la storia di un problema vecchio di decenni fatto di sistematici sequestri per l’utilizzo di corpi morti sull’intero tratto costiero della penisola sorrentina senza che gli enti di competenza abbiamo veramente approntato una soluzione determinante. Da un momento all’altro, accade solo in estate, tutti diventano abusivi con il rischio che alla fine si giunga alla soluzione estrema di eliminare del tutto gli ormeggi liberando ad esempio la baia di Marina del Cantone, una delle più belle del mondo, dalla presenza di scafi di fatto indesiderati ma utili all’economia dell’area. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' vero che gli ormeggi sono abusivi e dannosi per il mare, e' vero che le imbarcazioni sono determinanti per l'economia di Nerano, ma è anche vero che da quando è nata l'Area Marina Protetta non ha mai predisposto i gavitelli per regolamentare l'attracco dei natanti come è avvenuto in tutte le aree marine protette d'Italia.
Questo senza nulla togliere al grande lavoro fatto da parte di coloro che negli anni si sono succeduti alla guida di questo ente.

Ciao