Primo appuntamento, il festival di cabaret con Paolo Caiazzo e Carmine Faraco
Vico Equense - Sul palco allestito nel chiostro della Santissima Trinità sabato 8 agosto, ore 21,00, salirà Gennaro Cannavacciuolo con il suo “Gran varietà, comicissimo viaggio nel varietà dei vecchi tempi”. Si tratta di un recital in due tempi sul peccato “erotico-umoristico” nella canzone d’epoca in cui Cannavacciuolo sfodera tutta la sua verve in un vero e proprio omaggio alla tradizione partenopea. L’artista percorre un viaggio a ritroso negli anni, attraverso i tempi e i modi espressivi di uno show a “luci rosse”, ironico monito a non scandalizzarsi troppo, recuperando con spirito arguto il repertorio dell’avanspettacolo, del caffè-concerto e della rivista. Accompagnato al pianoforte da Marco Bucci, Cannavacciuolo propone canzoni tipiche del teatro popolare basate sul doppio senso e l’allusione licenziosa. Rappresenta, per il pubblico, l’occasione di riscoprire gli ingenui meccanismi e le situazioni del “così ridevano”. Formatosi presso la Scuola di Eduardo de Filippo, collezionando negli anni successi e scritture prestigiose, Cannavacciuolo è oggi sinonimo di classe, talento e fantasia ineguagliati. E’ l’ultimo erede della grande scuola teatrale di un tempo, che lo rendono capace di affrontare il comico, il tragico, il cabaret, la rivista. Nel 1981, Eduardo De Filippo pubblicò sull’ordine del giorno del suo teatro: « Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la collaborazione, ma soprattutto per l’impegno e la serietà con cui ha affrontato ben due sostituzioni; e non è finita qui…». In quel periodo Gennaro Cannavacciuolo aveva appena 20 anni. (Ufficio Stampa Città di Vico Equense)
Biglietto euro 10,00
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